RECENSIONE – Metti una sera al Piccolo Bellini a vedere un’emozionante spettacolo scritto, diretto ed interpretato dagli ex-allievi della Bellini Teatro Factory.
Riccardo Ciccarelli, Stefania Remino, Gianluca Vesce e Alessandra coccodrillo sono le voci di una intensa storia che scorre attraverso i ricordi di infanzia dei fratelli Palma, Rosario e Alfio.
Si ritrovano in uno studio notarile per vendere ad un misterioso compratore una proprietà che riversa in uno stato di abbandono ma che conserva i loro ricordi, le loro risate ed i loro giochi. Il notaio in scena svolge un’interrogatorio che mira a recuperare il passato e ricostruire, attraverso un susseguirsi di immagini, i ricordo dei tre fratelli della loro infanzia, dei loro disagi, delle loro volontà di evadere e dimenticare. In questo percorso ritroviamo la figura imponente del padre che con i suoi giudizi ed aspettative ha caricato fin troppo gli animi dei ragazzi, ma anche un’altra figura è importante, quella di Nica, la sorella maggiore che non è presente sul palco ma che è lì, reale, con una forza tale da far sentire i tre fratelli piccoli di fronte alla loro vigliaccheria.
Attraverso l’acqua a tratti soffocante, con una lenta immersione delle colpe e delle mancanze, vien fuori un passato che per ognuno dei fratelli ritorna alla memoria con un sentito senso di smarrimento.
Senso di smarrimento che noi di Napoli a Teatro non abbiamo mai quando in scena c’è così tanto talento e trasporto.