BACOLI (NA) – Alle Terme – Stufe di Nerone, domenica 30 giugno, alle 21:15, inizia la tredicesima edizione della rassegna TEATRO alla DERIVA (il teatro sulla zattera), ideata da Ernesto Colutta e Giovanni Meola, che ne firma la direzione artistica per il dodicesimo anno. Sulla zattera / palcoscenico Ctrl+Alt+Canc presenta “Opera didascalica”, scritto e diretto da Alessandro Paschitto, con Raimonda Maraviglia, Alessandro Paschitto, Francesco Roccasecca.
Lavoro pluripremiato a livello nazionale negli ultimi anni, “Opera Didascalica” è innanzitutto un (serissimo) gioco con gli spettatori e la loro immaginazione. Perché fare uno spettacolo se tutto è stato già fatto, detto, pensato, raccontato? Ironico, sarcastico, dissacrante, ma anche feroce, felicemente retorico e spiazzante, con tre interpreti capaci di un’intesa ai limiti del virtuosismo, al di là di trama e storia. Almeno si spera.
Manifestazione unica in Italia, divenuta appuntamento fisso del territorio flegreo, la particolarità della rassegna risiede nel far esibire gli artisti su una zattera galleggiante sull’acqua, costruita appositamente e posizionata all’interno del laghetto circolare delle Stufe di Nerone.
Grazie al suo scenario suggestivo e alla distanza dal caos della città, la zattera ha accolto, finora, un pubblico sempre più numeroso, pronto a incuriosirsi per gli spettacoli e ad apprezzare una location in cui la natura contribuisce a far vivere un’esperienza rivitalizzante per il corpo e per la mente.
«Il numero 13 un tempo faceva sognare chi giocava al Totocalcio.
Oggi che quei tempi sono passati, questo numero ha perso il suo fascino.
Ma non per Teatro alla Deriva, che taglia il bellissimo traguardo della sua XIII ed., confermando la volontà della famiglia Colutta, che gestisce da più di 50 anni un angolo magico del territorio flegreo, le Terme-Stufe di Nerone, di continuare a far vivere questo appuntamento teatrale.
Un pubblico sempre più affezionato e curioso sta premiando, negli anni, questa rassegna unica nel genere, che prevede l’andata in scena degli spettacoli su di una zattera galleggiante.
Il mio compito, da direttore artistico, è proporre di anno in anno spettacoli in grado di coinvolgere, emozionare, divertire, far riflettere e pensare.
E il cosiddetto ‘filo rosso’, che spesso da direttori artistici si ricerca come il sacro Graal, e che talora è solo una suggestione, quest’anno può essere identificato in un concetto chiaro e diretto: l’ironia.
Tutti e quattro gli spettacoli hanno nell’ironia il loro punto di forza, ovviamente coniugato in modi diversi.
‘Opera Didascalica’, firmato da Alessandro Paschitto, spettacolo vincitore di numerosi premi, fa dell’autoironia il suo segno distintivo sin dalle note di regia, provocatorie, paradossali, giocate sul filo della destrutturazione. Esattamente come lo spettacolo, che vede in scena tre affiatatissimi giovani attori, capaci di passare con gran fluidità da momenti di recitazione a momenti di rottura della quarta parete, da un lato sconcertando il pubblico, dall’altro creando però con esso una grande complicità.
Lavoro unico, giustamente premiato da critica e pubblico, finora.
Il secondo lavoro proposto, ‘Monica (odellalibertà)’, di Francesca Fedeli, è sì un omaggio alla figura di Monica Vitti, ma strutturato a partire da un mix impazzito di sue reali dichiarazioni, abilmente estrapolate e montate dalla regista e drammaturga, anche in scena nelle vesti di… regista alle prese con una Monica Vitti che vuole ribellarsi al suo ruolo, alla sua immagine, e fedele ad un unico comandamento: scansare tutti i cliché, rovesciandoli, quando necessario, attraverso un feroce utilizzo dell’arma che fece di lei una vera icona nazionale: un’ironia autoironica dissacrante e spiazzante.
A seguire, ‘Tutto Shakespeare Minuto per Minuto’, che Andrea Cioffi ha liberamente adattato a partire da un lavoro inglese che ha avuto un successo di dimensioni mondiali. Cinque attori cercano di portare in scena l’opera omnia dell’autore più famoso della storia del teatro, ma compattandola in… 80 minuti. Una follia divertente, surreale, scatenata, arrembante, possibile grazie all’intesa perfetta degli interpreti che, tra comicità di situazione, giochi di parole e slittamenti di senso, omaggiano a modo loro opere famosissime o meno, ma fortunatamente senza alcun rispetto e timore reverenziale.
Chiude la rassegna, ‘Leggende Napulitane’, a cura di Diego Sommaripa, contenitore scanzonato e ironico di scritti di autori vari che trattano di personaggi e miti di varia natura del macrocosmo partenopeo (dalla Bella ‘Mbriana al fiume Sebeto, dal Principe di Sansevero al Munaciello, fino ad arrivare alla ventilata presenza in loco della tomba del conte Dracula). Le varie scene godono della vis comica dei tre interpreti e della presenza di una fisarmonicista in grado di creare atmosfere ‘altre’, permettendo al pubblico di transitare dolcemente da una all’altra.
Cartellone all’insegna di una comicità ironica e non sguaiata, ma anche all’insegna dell’intelligente riscrittura drammaturgica e scenica. Il tutto reso magnificamente in scena da un manipolo di attrici e attori capaci di giocare col pubblico in modo limpido e diretto. Chi vorrà esserci non se ne pentirà di sicuro».
Giovanni Meola
info e prenotazioni infoteatroalladeriva@gmail.com – 320 2166484 (solo whatsapp)