TVATT, l’arte di picchiarsi, tra la necessità di farlo e quella di saperlo fare… in scena

Intervista all’autore, regista e interprete Luigi Morra

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Foto di Mena Rota

TVATT: Teorie Violente Aprioristiche Temporali e Territoriali, è uno spettacolo scritto e diretto da Luigi Morra, prodotto da Etérnit e Teatraltro. Lo spettacolo, in scena al NEST Napoli Teatro Est dal 17 al 18 febbraio 2018, è liberamente ispirato ad “East” and “West” di Steven Berkoff. Il lavoro affronta la questione globale della violenza primordiale espressa nei momenti di vita quotidiana, legata alle risse e alla sopraffazione fisica, in una dimensione fatta di gioco, autoironia e denuncia. Oltre a Luigi Morra, in scena ci sono Pasquale Passaretti ed Eduardo Ricciardelli. Il gioco teatrale si arricchisce del lavoro video di Domenico Catano e delle musiche originali dei Camera. La band ha pubblicato un album sotto l’etichetta MArteLabel dal titolo “TVATT musiche dal progetto teatrale” che racchiude le musiche dello spettacolo. TVATT è nato nel 2014 con una breve performance all’interno del festival Lunarte. Nel tempo si è sviluppato diventando molto più di uno spettacolo. Per il 2018, oltre alle date di Napoli, TVATT sarà in scena a Salerno il 22 febbraio per la rassegna “Out Of Bounds” e a marzo intraprenderà un tour tra Belgio e Olanda promosso da Società Dante Alighieri Anversa.

Luigi, parlaci di TVATT.
TVATT è un lavoro che prova a trasferire nella dimensione teatrale un’energia rubata ai contesti della violenza, delle risse, della sopraffazione, degli schiaffi in faccia. Un esperimento che parte da un approccio grottesco, comico, che esaspera qualcosa che, nel bene e nel male, è per sua natura già spettacolo. Hai presente quando dicono: “Fanno a botte… andiamo a vedere”?

Qual è stata l’intuizione che ha portato alla realizzazione di TVATT?
È una curiosità che porto dentro da diversi anni. Il territorio in cui sono cresciuto, nella provincia di Caserta, ha sicuramente giocato la sua parte, i contesti periferici dove spesso la naturale necessità di esprimersi trova canale nello scontro. A volte mi piace immaginare il teatro come una sorta di esorcismo, una possibilità per portare fuori questioni che ti ossessionano. L’idea di produrre una messa in scena è nata quando, per altri motivi, mi sono trovato ad approfondire due opere del drammaturgo e attore inglese Steven Berkoff: “East” e“West”, legate ai sobborghi di Londra negli anni 70/80. Ho trovato in Berkoff una sorta di ispirazione legata all’intento, piuttosto che al testo.

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Foto di Mena Rota

Quindi il territorio di riferimento, il dialetto campano, diventano più che altro un punto di partenza?
Esattamente questo. Il linguaggio di TVATT si muove in un contesto circoscritto, con i suoi codici, il suo dialetto appunto; ma racconta dinamiche, impulsi esistenziali e situazioni di natura assolutamente diffusa e globale.

In questo momento storico, in che modo TVATT ci parla di violenza?
Indubbiamente ci soffermiamo su una questione che esiste da sempre, riflettendo sulla necessità dell’uomo, in determinati contesti, di canalizzare energie e virtù nella sopraffazione. Se devo pensare al momento storico, forse viviamo un presente in cui cresce il distacco, dove molto spesso i messaggi e i contenuti ci arrivano attraverso il filtro e la distanza di uno schermo. TVATT, in quanto teatro e in quanto “mazzate”, necessita di contatto palpabile. Ci parla di risse chiamandoci volgarmente a partecipare alla performance.

Guardando il sito www.tvatt.it, leggiamo che oltre ad essere spettacolo, TVATT è sia un disco che un docufilm. Spiegaci come si articola il lavoro.
È un progetto a cui lavoriamo dal 2014, che sta prendendo diversi sviluppi anche attraverso la musica e l’audiovisivo. Il disco dei Camera con la soundtrack è uscito a marzo 2017, a fine 2018 con Domenico Catano stiamo lavorando ad un docufilm che racconti lo spettacolo e il tour.

Quali sono le prossime date dello spettacolo?
Il 17 e 18 febbraio saremo in scena a Napoli al Nest Napoli Est Teatro, realtà importante e coraggiosa nel quartiere di San Giovanni a Teduccio, che nella settimana che precede lo spettacolo ospiterà anche un nostro laboratorio rivolto ai ragazzi che frequentano i percorsi di formazione del teatro. Il 22 febbraio andremo in scena Salerno, Santa Apollona Space, in occasione della rassegna “Out Of Bounds drammaturgie fuori confine”. A marzo partiamo per un tour tra Olanda e Belgio.

Ci parli del tour fuori dall’Italia?
Con Etérnit, abbiamo già in passato avuto occasione di andare in scena in Belgio, in collaborazione con Società Dante Alighieri Anversa, che per il 2018 ha deciso di ospitare TVATT ad Anversa e promuovere un tour che farà tappa anche a Bruxelles e Amsterdam, con il supporto degli Istituti Italiani di Cultura. Saremo in giro dal 10 al 20 marzo con tutto il cast, compresi i Camera che eseguiranno dal vivo le musiche. Sarà interessante portare fuori questo lavoro e confrontarsi con un pubblico nord europeo.

PER LO SPETTACOLO TVATT AL TEATRO NEST in scena il 17 febbraio alle ore 21.00 e il 18 febbraio ore 18.00, è previsto un servizio navetta (Polibus) che collega Napoli centro al Nest. Per info e prenotazioni, contattare il Teatro al +39 3208681011; Info.teatronest@gmail.com; WWW.NAPOLIESTTEATRO.COM.