RECENSIONE – Ci sono spettacoli che intrattengono, altri che fanno riflettere, e poi ci sono quelli che riescono a toccare le corde più profonde dell’anima. Un GIOCO fatto con le NOCI, scritto, diretto e interpretato da Martina Zaccaro, è uno di questi. Andato in scena al Teatro Bolivar di Napoli, lo spettacolo ha lasciato il pubblico senza fiato, regalando un’esperienza intensa ed emozionante.
La storia si snoda attorno a tre pazienti di una struttura psichiatrica, ciascuno con le proprie fragilità, le proprie ossessioni e un’umanità disarmante. Accanto a loro, un giovane medico e un’arte-terapeuta che, pur nel ruolo di “normalità”, rivelano anch’essi insicurezze e ferite interiori. Il confine tra sanità e follia diventa quindi sfumato, quasi impercettibile, portando lo spettatore a interrogarsi su cosa significhi davvero essere “normali”.
Il titolo stesso, Un GIOCO fatto con le NOCI, racchiude una metafora potente: il guscio duro che protegge il frutto fragile all’interno diventa il simbolo della mente umana, delle sue resistenze e delle sue fragilità. Un concetto che la regia di Martina Zaccaro riesce a rendere con grande poesia, attraverso una messa in scena essenziale ma densa di significati.
Le interpretazioni del cast, composto da Titti Nuzzolese, Roberta Misticone, Milena Pugliese e Antonio Ciorfito, sono state straordinarie. Ogni attore ha dato vita a personaggi credibili, autentici, capaci di far ridere e commuovere allo stesso tempo. Il pubblico, visibilmente coinvolto, ha reagito con applausi scroscianti e momenti di silenzio quasi religioso, segno di una connessione profonda con ciò che accadeva in scena.
Luci e scenografia, curate con attenzione, hanno contribuito a creare un’atmosfera intima e avvolgente, amplificando la potenza emotiva dello spettacolo.
In conclusione, Un GIOCO fatto con le NOCI non è solo uno spettacolo teatrale, ma un viaggio nell’essere umano, nelle sue paure, nei suoi sogni e nelle sue speranze. Un’esperienza che tocca il cuore e lascia il segno.