Al Teatro Sannazaro il concerto della straordinaria pianista Ying Li

la pianista cinese Ying Li - foto di Roberto Mora

NAPOLI – Al Teatro Sannazaro, l’8 febbraio, brani di Couperin, Liszt, Bartok, Prokofiev e Ravel si uniscono nel concerto della pianista Ying Li, per la stagione musicale dell’Associazione Alessandro Scarlatti.

Tra assonanze e contrasti si snoda una singolare ed originale sequenza che la giovane musicista cinese, tra i talenti più promettenti della scena internazionale, presenta in questa serata realizzata con la collaborazione della Società dei Concerti di Milano, ideatrice ed organizzatrice del prestigioso Premio Internazionale Antonio Mormone. Riservato ai giovani talenti, Ying Li questo Premio lo ha vinto nel luglio del 2021, al Teatro alla Scala di Milano, per la pregevole esecuzione del secondo concerto di Rachmaninov. Nello stesso anno, solo due mesi dopo, la pianista ha poi confermato il suo straordinario talento anche a New York, vincendo lo YCA (Young Concert Artists) – Susan Wadsworth International Auditions.

la pianista cinese Ying Li

“Talento innato – sottolinea Tommaso Rossi direttore artistico dell’Associazione Scarlatti – che, nel caso di Ying Li, riflette oggi tratti di assoluta unicità grazie anche al qualificatissimo  percorso di formazione a cui l’artista è stata avviata sin dalla tenera età”.

“La musica – dichiara Ying Li – è sempre stata presente in casa; i miei genitori si dilettavano a suonare e uno zio materno è un pianista professionista. Ricordo che, piccolissima, cercavo di suonare il pianoforte o, perlomeno, pestavo la tastiera cantando a squarciagola, disturbando così parenti e amici finché i miei chiesero allo zio di darmi qualche lezione. Avevo cinque anni, pensavo di aver trovato un nuovo giocattolo invece è diventato un protagonista della mia vita”.

la pianista cinese Ying Li

Ying Li inizia lo studio del pianoforte a cinque anni in Cina (dove è nata nel 1997) presso il Conservatorio Centrale di Pechino e a soli 14 anni si trasferisce negli Stati Uniti per studiare con Jonathan Biss e Seymour Lipkin al Curtis Institute of Music di Philadelphia. Dopo il diploma (nel 2019) continua i suoi studi alla Julliard di New York, con Robert McDonald, conseguendo nel giugno del 2021 il Master of Music. In questi anni ha suonato con la Philadelphia Orchestra, New Jersey Symphony, St. Petersburg Chamber Philharmonic, Nordwestdeutsche Philharmonie, Orchestra Accademia Teatro alla Scala, Longwood Symphony.

“Interessantissimo il programma musicale che propone a Napoli – continua Tommaso Rossi – che si presenta come un percorso per assonanze e contrasti tra il barocco francese di Couperin, la sua traslitterazione novecentesca nell’opera di Maurice Ravel e i grandi riferimenti del pianismo dell’Est europeo del XX secolo, Prokofiev e Bartòk, messi in relazione con la musica di Franz Liszt”.

Informazioni: www.associazionescarlatti.it