Museo di Totò, a che punto siamo?

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Il museo di Totò dovrebbe essere uno spazio allestito all’interno del palazzo dello Spagnuolo o Spagnolo di Napoli che ospita una mostra permanente dedicata al grande artista Antonio De Curtis. Il palazzo fu costruito nel 1738 per opera di Nicola Moscati, marchese di Poppano ed è ubicato in via delle Vergini, nel quartiere Sanità precisamente di fronte alla chiesa dei Padri della Missione. Con molta probabilità il palazzo fu progettato dall’architetto Ferdinando Sanfelice per unire due edifici e costruire una dimora più lussuosa. La particolarità del palazzo è costituita da una scala detta “ad ali di falco“, più volte utilizzata come set cinematografico di alcuni film.

Il museo doveva essere inaugurato a cinquantanni dalla morte del maestro della comicità napoletana. I lavori sono durati più di vent’anni e costati circa due milioni di euro per la ristrutturazione del palazzo. Già nel 2014 il museo era stato inaugurato più volte, ma restava chiuso al pubblico perché inaccessibile. Lo stabile era ancora barcollante, mancava l’ascensore e le controsoffittature erano crollate. Negli anni si sono susseguite numerose azioni di protesta da parte della cittadinanza attiva affinché le opere di ammodernamento fossero terminate. Ad esempio è stato realizzato un docufilm sullo stato dell’arte dal titolo “Totò Memories- Il Museo del Principe atteso da vent’anni“. Inoltre sono state raccolte quarantamila firme per fare in modo che il progetto fosse portato avanti.

Museo di Totò, quanto c’è da aspettare?

Nel marzo del 2017 il museo risultava ancora chiuso per motivi legati alla riqualifica degli spazi: problemi condominiali, impedimenti burocratici ed altri. Alla promessa dell’assessore alla cultura e al turismo Nino Daniele, il museo sarebbe stato aperto entro diciotto mesi dal rilascio di alcune dichiarazioni. Si rimanda all’estate 2018, dunque il termine dei lavori, degli impedimenti burocratici e della risoluzione dei conflitti condominiali che stanno rallentando l’apertura al pubblico del museo dedicato al Principe della risata, che proprio nel quartiere Sanità ha avuto i suoi natali.