Sono passati due anni da quel 27 novembre 2015 in cui il Teatro napoletano e quello italiano hanno perso Luca De Filippo. La scomparsa del figlio del grande Eduardo, ancora oggi, ha lasciato nel grande palcoscenico della vita un vuoto difficilmente colmabile.
Luca De Filippo ha debuttato in Miseria e Nobiltà al fianco di Eduardo
Nato praticamente in scena, il suo primissimo debutto avviene a soli 7 anni, quando, nel 1955 indossa i panni di Peppeniello in Miseria e Nobiltà di Eduardo Scarpetta, sotto la direzione del padre. A 20 anni è al fianco del padre Eduardo ne Il figlio di Pulcinella, seppur con lo pseudonimo di Luca Della Porta. E’ una sorta di secondo inizio, ma, senza dubbio, quello definitivo. Da quel momento in poi, infatti, comincia la sua carriera a tutti gli effetti.
Con la regia del padre, partecipa – sia in teatro che nella versione televisiva – a Il contratto, Il Cilindro, Sabato, domenica e lunedì, Filumena Marturano, Non ti pago, Il sindaco del rione Sanità, Napoli milionaria!, De Pretore Vincenzo, Le bugie con le gambe lunghe, Uomo e galantuomo, Natale in casa Cupiello, Gli esami non finiscono mai, Le voci di dentro, Sik-Sik, l’artefice magico, Gennareniello, Dolore sotto chiave, Quei figuri di tanti anni fa, Ditegli sempre di sì, Chi è cchiu’ felice ‘e me!, al pirandelliano Berretto a sonagli, a un’opera di Gino Rocca Scorzetta di limone, a ‘O tuono ‘e marzo, a La donna è mobile di Vincenzo Scarpetta e ad alcune opere di Eduardo Scarpetta: Cani e gatti, Lu curaggio de nu pumpiero napulitano, ’Na santarella, Tre canzune fortunate e Nu turco napulitane.
Nel 1981 Luca De Filippo fonda la sua compagnia teatrale
Nel 1981 fonda la propria compagnia teatrale, con la quale interpreta non solo le commedie del padre, ma anche i testi di Beckett, Scarpetta, Molière, Pirandello e tanti altri. Da regista porter in scena Uomo e galantuomo, Non ti pago, Il contratto, Penziere mieje, nato attorno ad alcune poesie di Eduardo musicate da Antonio Sinagra, e Ditegli sempre di sì, ma realizza anche un’opera di Pasquale Altavilla ‘A fortuna e Pulicinella e il Don Giovanni di Molière e, nel 1990, dirige Umberto Orsini ne Il piacere dell’onestà di Pirandello. Per la regia di Armando Pugliese interpreta ‘O scarfalietto, Ogni anno punto e da capo, Questi fantasmi! – che segna l’inizio della lunga collaborazione con Enrico Job – e Il Tartuffo di Molière con Toni Bertorelli.
Tra i suoi altri lavori, nel 2003 l’inizio dell’importante collaborazione con Francesco Rosi, che dirigerà prima Napoli Milionaria, portata al San Carlo nel maggio di quell’anno fino alla primavera del 2006, al fianco di Mariangela D’Abbraccio. Con lo stesso regista, alla fine dello stesso anno sarà la volta di Le voci di dentro e successivamente di Filumena Marturano con Lina Sastri.
Nel 2013 gli viene diagnosticato il tumore. Morirà a 67 anni nel 2015
A dicembre del 2013, mette in scena un nuovo spettacolo: Sogno di una notte di mezza sbornia, di Eduardo De Filippo, commedia liberamente tratta da La fortuna si diverte, di Athos Setti. E, sempre nello stesso anno, anche Non ti pago. E proprio mentre sta andando in scena con questa commedia, viene ricoverato in ospedale a Roma per una discopatia, ma gli viene diagnosticato un tumore. Muore il 27 novembre 2015 all’età di 67 anni nella sua casa romana.
Le parole di Eduardo per Luca De Filippo: «Debbo a mio figlio la mia vita»
Di lui, oltre che la grande arte, restano le parole dell’illustre genitore al XXX Convegno dell’Istituto del Dramma italiano a Taormina, il 15 settembre 1984: «Senza mio figlio forse io… scusate… me ne sarei andato all’altro mondo tanti anni fa. E io debbo a lui il resto della mia vita. Lui ha contraccambiato in pieno. Scusate se io faccio questo discorso e parlo di mio figlio. Non ne ho mai parlato! Si è presentato da sé. È venuto dalla gavetta, dal niente, sotto… il gelo delle mie abitudini teatrali».