Dalla Libreria del Cinema e del Teatro un copione inedito di Eduardo De Filippo: “Abbiamo quasi la certezza dell’originalità”

Un viaggio attraverso la Libreria del Cinema e del Teatro dedicata ad Enzo Cannavale, per scoprire di più sul ritrovamento inedito di Eduardo De Filippo

eduardo de filippo

Chiunque avrà la fortuna di entrare nella Libreria del Cinema e del Teatro dedicata ad Enzo Cannavale, si troverà immerso in qualcosa di magico. Senza dubbio di unico. La struttura, che si trova in via del Parco Margherita 35, presso gli studi della casa di produzione Run, è stata voluta fortemente dai figli del grande attore, scomparso, Alessandro, Andrea e Maria Gabriella. E contiene, tra opere di Scarpetta, Eduardo De Filippo e altri artisti, circa 7 mila tra tutti quei volumi, libri, sceneggiature, copioni, testi anche inediti raccolti nell’arco della sua carriera dallo stesso Cannavale.

Eduardo De Filippo inedito scoperto nella Libreria di Enzo Cannavale?

Tra questi, lo scorso mese di agosto, è stato ritrovato ‘Dduie Paciune’, un inedito proprio di Eduardo De Filippo. O almeno, quello che sembra essere tale a tutti gli effetti. L’essere in piena estate di certo non ha favorito le ricerche, ma adesso si sta facendo di tutto per accertarne la veridicità.

“Abbiamo quasi la certezza dell’originalità”. A dirlo è l’artista Giulio Adinolfi, il cui lavoro è stato fondamentale, nella catalogazione dei vari testi. “Enzo Cannavale ha ricevuto l’opera dal repertorio di Giuseppe De Cesare. Una collezione cui appartengono altri importanti testi. Come una riduzione in napoletano de ‘La Patente’ di Pirandello, fatta da Viviani”.

“Durante la ricerca mi è balzato all’occhio questo titolo che non conoscevo e che mi ha incuriosito subito. Sono andato a controllare nella bibliografia di Eduardo e non ho trovato riscontri. Ho chiesto a vari esperti e nessuno mi ha saputo dire nulla. Nei prossimi giorni – continua Adinolfi – abbiamo appuntamento con il direttore della Biblioteca di Eduardo e con l’esperta Mariolina Cozzi Scarpetta. Andremo in tutte le sedi che potranno far luce su questo mistero”.

“Probabilmente – continua – esiste qualcosa scritta in età giovanile per la compagnia umoristica da lui che si rifà a questo copione, che sarebbe ‘I due calmi’. Si tratta solo di qualche paginetta, che, però, potrebbe essere stata messa per esteso in questo copione, che risale al 1931″. Un mistero, insomma, che, una volta risolto, potrebbe dare ancora maggior lustro a una libreria nella quale sono contenute opere che vogliono essere un vero e proprio regalo alla città.

“Stiamo facendo – conferma Alessandro Cannavaleuna ricerca abbastanza ampia. Le cose ci portano a pensare che siamo di fronte a un documento autentico. Non credo si possa più parlare di falso”.

Macchiette, riviste e testi di Eduardo De Filippo e non solo nella Libreria del Cinema e del Teatro

Il ritrovamento di un inedito di Eduardo sarebbe, quindi, il fiore all’occhiello di una collezione che per gli appassionati provenienti da tutto il mondo, è assolutamente imperdibile. Macchiette inedite, riviste specializzate su Teatro e Cinema che risalgono agli inizi del ‘900, volumi ritrovati a San Biagio dei Librai o lasciati di vecchi attori.

Biglietti scritti di proprio pugno dai fratelli De Filippo, Tina Pica, Eduardo Scarpetta. Imperdibile un ringraziamento scritto in rima, del grande autore al giudice istruttore della causa vinta contro Gabriele D’Annunzio nel 1917.

E persino tutte le ‘Piedigrotta’ con spartiti e canzoni oggi difficilissimi da ritrovare. Il tutto conservato in vetrinette perennemente illuminate. “Una scelta fatta per mettere in evidenza sempre tutto. Perché queste opere devono vivere. E per farlo l’unico modo possibile è l’incontro con il pubblico, che vogliamo favorire sempre. Ognuno dovrà sentirsi a casa tra queste mura e queste pagine”.

Ecco perché, come ci anticipa Giulio Adinolfi, nostro prezioso cicerone, “a novembre partiranno tante iniziative. Tra queste, tre retrospettive su Chaplin, De Sica e Tornatore. Nelle quali trasmetteremo proiezioni in formato 35 mm, così come abbiamo già fatto con i film di Totò”.

“Vorremmo abbinare alla Libreria un Museo del Cinema e, inoltre – conclude – dare la possibilità a giovani autori di presentare libri inediti che saranno letti da attori e personaggi del mondo dello spettacolo. I quali faranno lo stesso per i testi già a nostra disposizione”.