APPROFONDIMENTO – Nel pomeriggio del 5 giugno è stato presentato alla stampa il nuovo Cartellone della Stagione 24/25 del Teatro Nuovo. Il titolo con il quale è stato presentato è “Il Nuovo da scoprire”. Il Direttore del Teatro Pubblico Campano, Alfredo Balsamo, ha sottolineato quanto il nuovo programma sarà all’insegna di grandi ritorni come anche di nuove proposte.
È dal 2012 che Teatro Pubblico Campano (Ente Pubblico che gestisce la circuitazione teatrale della Regione Campania) gestisce il Teatro Nuovo sito nei Quartieri Spagnoli di Napoli, con un indirizzo che vuole sempre più rinvigorirlo come luogo di aggregazione e cultura per la collettività. Nei racconti degli artisti ed ospiti, presenti in sala durante la presentazione, è stata tangibile la memoria del Nuovo attorno alla quale ancora oggi gravita un’intima comunità artistica che, con affetto fraterno, si approccia a quel palcoscenico con rispetto e gratitudine. A 300 anni dalla sua fondazione può respirarsi il passaggio di Viviani, Totò, Scarpetta ed i fratelli De Filippo, come anche dei più recenti Annibale Ruccello, Antonio Neiwiller, Mario Martone, Tony Servillo ed Antonio Latella che hanno reso quello spazio luogo di avanguardia e sperimentazione. Tra tutti preme citare Enzo Moscato, scomparso a gennaio di quest’anno, al quale sarà dedicato un accorato omaggio.
Questo omaggio andrà in scena a gennaio con lo spettacolo “Scannasurice”, testo da lui scritto nel 1982 (che segnò il suo debutto come autore ed interprete) e che dal 2015 è in scena nell’allestimento diretto da Carlo Cerciello con protagonista l’attrice Imma Villa. Entrambi sono intervenuti durante la conferenza: Imma Villa leggendo commossa un messaggio che giunse da Moscato dopo la prima messa in scena, nel quale si complimentava e chiedeva la promessa di presentarlo in scena ogni anno; Cerciello, sottolineando l’immortalità dell’anima di questo artista, ha connotato il ruolo degli attori, soprattutto in questo caso, come di “medium” per parole e sensazioni che dovranno giungere ancora e ancora.
Tra gli interventi sensazionali della conferenza, sicuramente, oltre l’improvvisata performance del duo musicale Ebbanesis, le riflessioni molto attuali degli artisti circa temi contenuti in questa stagione teatrale che vogliono essere spunti di riflessione e dialogo con il pubblico. A dimostrazione di quanto la drammaturgia contemporanea debba, e possa essere, elemento importante e contemporaneo. Tra tutti l’intervento di Peppino Mazzotta (in scena con lo spettacolo “Radio Argo Suite”): «Ci auguriamo che il nostro lavoro, se non servirà necessariamente alla storia con la esse maiuscola, possa invece servire oggi alla storia con la esse minuscola, delle persone che vivono la loro quotidianità».
La programmazione sarà calendarizzata da novembre 2024 ad aprile 2025. Prenderà il via con la divertentissima commedia “Ditegli sempre di si” di Eduardo De Filippo (nell’anno del quarantesimo dalla sua scomparsa) diretta da Domenico Pinelli in scena dal 7 al 10 novembre, si procede con “Rumba – L’asino e il bue del presepe di San Francesco nel parcheggio del supermercato” di e con Ascanio Celestini in scena dal 14 al 17 novembre. Il giorno 26 novembre sarà programmato l’intrigante spettacolo “Svelarsi”, evento speciale per sole donne di e con Silvia Gallerano. Il 2024 si chiude con due spettacoli: “Un giorno come un altro” diretto da Giacomo Ciarrapico con Carlo De Ruggieri e Luca Amorosino (dal 5 all’8 dicembre) imperniato sul tema della crescente astensione per elezioni e voto; a seguire, dal 19 al 22 dicembre, “Bek Steig” del duo musicale Ebbanesis (Viviana Cangiano e Serena Pisa) che tra goliardia, intimità e confidenze ci mostreranno i tempi di preparazione e di dietro le quinte nell’atmosfera del loro camerino.
Il nuovo anno porterà in scena (dal 9 al 12 gennaio) un adattamento di Sartre e riscrittura di Seneca, per la regia di Carlo Cerciello, “Le Troiane – in guerra per un fantasma” con le attrici: Imma Villa, Mariachiara Falcone, Cecilia Lupoli e Serena Mazzei. Vere protagoniste dello spettacolo, la disumanità e l’ingiustizia della guerra, per le quali è anche presente sul palco una bandiera della Palestina a sensibilizzazione. Nei giorni 18 e 19 gennaio, “Scannasurice” di cui è già stato anticipato l’evento speciale di omaggio ad Enzo Moscato. Dal 30 gennaio al 2 febbraio lo spettacolo “La leggenda del Santo Bevitore” con Carlo Cecchi e regia di Andrée Ruth Shammah. “Radio Argo Suite” con interpretazione e regia di Peppino Mazzotta, riscrittura dell?Orestea di Eschilo a cura del poeta Igor Esposito, in scena 15 e 16 febbraio.
Dal 20 al 23 febbraio, Marta Cuscunà e le sue pupazze con “La semplicità ingannata” storie di generazioni di donne che si sono fatte coro per cambiare il loro destino. Si giunge a “Un Poyo Rojo” in cui si combinano danza, teatro ed acrobatica nelle coreografie esplosive portate in scena da Luciano Rosso ed Alfonso Barón, per un invito a ridere di noi stessi (8 e 9 marzo). Giovanni Ludeno, diretto da Giuseppe Miale di Mauro, sarà in scena nei giorni 15 e 16 marzo con “Migliore” dell’autore Mattia Torre. Spettacolo che mostra lo sconvolgimento di un uomo qualunque dinanzi all’assoluzione di colpa nel coinvolgimento di un incidente, nel quale però una donna ha perso la vita. Lo spettacolo “Felicissima Jurnata” di e con Emanuele D’Errico con Antonella Morea e Dario Rea, offrirà un parallelismo tra Samuel Beckett ed un basso napoletano. Per questo spettacolo la stessa Morea, presente in sala, ha affermato con convinzione, dalla sua esperienza e con sensibilità: «Largo ai giovani!». Chiude la stagione “Dei Figli”, spettacolo di Mario Perotta, in scena con Luigi Bignone, Dalila Cozzolino e Matteo Ippolito, con un’analisi sui giovani di età tra i 18 e i 45 anni che non vuole dimettersi dal ruolo di figlio.