RECENSIONE – Al Teatro San Ferdinando, Dal 5 al 10 marzo al Teatro San Ferdinando va in scena La Lupa di Giovani Verga, per la regia di Donatella Finocchiaro.
La storia, ambientata in Sicilia, è incentrata sulla figura della Gnà Pina, chiamata la Lupa per la sua incredibile sensualità e le sue capacità seduttive.
Tra i tanti uomini, si invaghisce di Nanni che inizialmente la respinge ma che, dopo aver ricevuto in sposa Maricchia, figlia della stessa Lupa, entra nel vortice dell’ossessione carnale in bilico tra il desiderio e la voglia di “liberarsi della tentazione”.
Il racconto è pervaso della prospettiva femminile della protagonista che, se da un lato appare come una donna forte, sicura del proprio corpo e della propria bellezza, dall’altro denuncia la difficoltà di vivere in maniera totalmente libera, senza peli sulla lingua, all’interno di un contesto sociale idoneo esclusivamente ad additarla come pazza e diversa.
Sul palco si assiste a cambi di scena rapidi ed essenziali, ad un mix equilibrato di numerosi attori che rappresenta ottimamente il binomio tra la brama e l’invidia di voler essere emancipati come la Lupa e la mancanza di coraggio e la staticità mentale tipici di una società non ancora pronta ad una evoluzione in tal senso.
