NAPOLI – Al Teatro Acacia, 15 novembre (ore 20.30), il secondo appuntamento della stagione concertistica dell’Associazione Alessandro Scarlatti.
Protagonista Ettore Pagano, giovanissimo violoncellista vincitore nel giugno 2022 del Primo Premio, il Premio per la migliore Sonata e altri due Premi Speciali al XVIII Khachaturian International Competition in Armenia. Al fianco di Pagano, al suo esordio nella stagione della Scarlatti l’Orchestra Femminile del Mediterraneo una compagine interculturale che nasce come spazio privilegiato in cui artiste di varie nazionalità condividono l’arte divulgando obiettivi quali la Pace, la Cultura e l’Educazione. La scelta di richiamare il Mediterraneo è stata dettata dal desiderio di sottolineare l’estrema diversità culturale del bacino in cui vi sono Paesi che ancora non riconoscono pari dignità alle donne e la possibilità di esprimere liberamente i propri talenti. Sul podio del teatro Acacia Antonella De Angelis fondatrice dell’OFM, ritenuta “fra i più interessanti direttori della sua generazione” dal maestro Donato Renzetti, coltiva la passione per la musica e i progetti di contaminazione culturale che poi esporta ovunque e che sempre esaltano le pieghe più nascoste, raffinate e forti del mondo femminile.
Il programma del concerto mette a confronto “Compositrici e Compositori”, un repertorio “classico” affiancato ad un repertorio contemporaneo ed innovativo: il concerto n.1 per violoncello di Franz Joseph Haydn, all’ Ouverture in Do maggiore di Marianna Martines cantante, pianista e compositrice austriaca allieva per la tastiera dello stesso Haydn, di Nicola Porpora per il canto e di Johann Adolf Hasse per la composizione. Facciamo poi tappa in Polonia con Grazyna Bacewicz, prima compositrice polacca a raggiungere una statura nazionale e internazionale, vincitrice del Secondo Premio al prestigioso Concorso Chopin per Compositori, di cui ascolteremo il suo Concerto per orchestra d’ archi del 1948 opera scritta nella tradizione delle serenate e delle suite barocche.
Dalla tradizione alla contemporaneità di “Fratres” di Arvo Pärt nella versione scritta per violoncello, archi e percussioni del 1995, grande esempio di musica minimalista e di “Aquilarco 1”: Preludio per violoncello, archi e percussioni di Giovanni Sollima, un compositore fuori dal comune che comunica attraverso una musica unica nel suo genere dai ritmi mediterranei, e che riesce a raccogliere tutte le epoche, dal barocco al “metal”. Aquilarco “è il nome di uno strumento – spiega Sollima – creato da un aquilone che fa vibrare un archetto di violoncello, e che suono in uno dei brani. Volevo narrare la storia di un volo, accumulando nella mia mente oggetti e idee aero dinamiche. Pensavo al matematico vittoriano Charles H. Hinton, che sviluppò un’affascinante teoria della quarte dimensione.
Pensavo alla voce di Bob e alle parole di Chris, che gravitavano oltre il significato, come una trottola che crea un vortice fra musica e voce. E ho pensato alla mia terra, la Sicilia, un antico porto per navigatori inquieti”.
Il concerto è in collaborazione con il CIDIM – Comitato Nazionale Italiano Musica
Informazioni: www.associazionescarlatti.it