NAPOLI – Domenico Cirillo, da molti definito Robespierre napoletano, fu impiccato il 29 ottobre 1799 in Piazza Mercato. Ed a lui è stata dedicata la visita teatralizzata organizzata da Associazione Culturale NarteA a Palazzo Serra Di Cassano (sede dell’Istituto per gli Studi Filosofici) ad inaugurazione della stagione “Esci fuori dai luoghi comuni”, sabato 28 ottobre in due repliche.
Medico dei Borbone, gestore dell’Ospedale degli Incurabili, figura di spicco e di riferimento nella società di quegli anni. Entomologo e biologo con grande passione per le piante, a prescindere dalla loro utilità per scopo medicinale. Interessato a disegnarle e studiarle nella loro struttura e caratteristiche. Tutti i suoi erbari e bozzetti furono bruciati dopo l’impiccagione.
Credeva che la sanità dovesse essere accessibile a tutti. Soprattutto, lavorava per migliorare le condizioni in cui erano abbandonati i carcerati in prigione o gli stessi pazienti in ospedale. E spesso offriva cure gratuite a chi, sfiduciato dalla sanità, non vi si recava. Per le strade sosteneva che la legge dovesse valere per tutti, a prescindere dalla ricchezza. Questi comportamenti ed idee lo assimilavano pericolosamente ai rivoluzionari francesi che avevano da poco decapitato la monarchia. Sebbene invece non avesse alcuna intenzione sovversiva ma solo volontà di una possibile rivoluzione culturale.
Molto bravi gli attori che hanno dato respiro ad intrighi e tribolazioni della notte antecedente l’esecuzione: Mario Autore, Mario Di Fonzo, Mariachiara Falcone e Pietro Juliano. Mentre la guida Matteo Borriello, coinvolgente Dottore di ricerca, accompagnava tra le sale ed esponeva un susseguirsi di cenni storici e curiosità: sul protagonista, sull’edificio visitato (nella sua struttura quanto nell’arte nei dettagli) e sulla famiglia nobiliare che era proprietaria del Palazzo.
Come Cirillo, tanti eroi ebbero questo triste destino. Un colpo al cuore è stato il sentir citare, nella narrazione dell’autore Febo Quercia, le ultime parole della marchesa Eleonora Pimentel de Fonseca che, anch’essa rassegnata, pronunciò verso il patibolo: “Forse un giorno gioverà ricordare tutto questo”. Facendo sentire tutti i partecipanti nel luogo giusto per la commemorazione nell’anniversario della sua morte.
Da non perdere assolutamente il prossimo appuntamento di stagione che si terrà il 4 novembre presso il Museo dell’Anatomia Umana, all’interno dell’ex Convento di Santa Patrizia, dove andrà in scena la visita teatralizzata “Di carne, di cera e di ossa”. La missione dell’associazione è quella di promuovere un patrimonio sconosciuto o, comunque, meno visibile della città, invitando i partecipanti ad andare oltre i luoghi comuni e quel turismo “mordi e fuggi” che esclude luoghi che attendono solo di essere riscoperti.
Per ulteriori informazioni è possibile scrivere a info@nartea.com oppure contattare telefonicamente il numero 3397020849.