NAPOLI – In scena al Teatro Bellini dal 26 novembre al 1 dicembre lo spettacolo “Skianto” uno spettacolo di Filippo Timi con Filippo Timi e con Salvatore Langella assistente alla regia Daniele Menghini.
Scritta in dialetto umbro, Skianto ha un andamento favolistico, da favola amara, concepita con un linguaggio tra il lirico e il drammatico.
Lo spettacolo ha per protagonista un bambino diversamente abile che non corrisponde, certo, alla creatura che i genitori si erano immaginata al momento del concepimento, bensì ad un bambino con la scatola cranica “sigillata”, chiuso con i pattini in piedi nel suo spazio, rappresentato scenicamente nella palestra di una scuola elementare.
La disabilità diventa oggetto di rappresentazione, perché porta in scena tutti i desideri impossibili del protagonista: fare il ballerino o il cantante, amare un pattinatore, sognare una vita che non sia una prigione, vivere in maniera normale con gli altri come accade quando si ritrova col nonno che ritiene un eroe, specie quando gli racconta le sue avventure, condite con comicità e paradossi, con le mignotte del paese.
Come tutti i sognatori egli dovrà scontarsi con la realtà, ovvero col suo corpo murato in una cameretta dentro la quale scopre quanto la vita sia truccata.