“Sostiene Pereira” è l’opera maestra di Antonio Tabucchi, vincitore del Premio Super Campiello, del Premio Scanno, del Premio Jean Monnet per la Letteratura Europea, e finalista all’International IMPAC Dublin Literary Award. A questo capolavoro letterario è stata donata un’eccellente trasposizione teatrale sabato 17 e domenica 18 novembre al Teatro Caos di Villaricca.
In scena l’attore Paolo Cresta e il musicista Zack Alderman, creatori di un’atmosfera suggestiva e trascinante, e mai, nelle quasi due ore di spettacolo, tediosa o opprimente. L’interpretazione coinvolgente è stata supportata dal suono della fisarmonica, perfettamente capace di evocare l’aria magica e quasi nostalgica della città di Lisbona, tanto cara a Tabucchi.
“Sostiene Pereira” è un testo interessante, soprattutto se recepito dal punto di vista del messaggio di cui l’autore ha voluto dotarlo. Il dottor Pereira è un giornalista vedovo, cardiopatico e in sovrappeso della squallida redazione culturale del “Lisboa”. L’ambientazione è quella della dittatura salazarista, che spaventa Pereira e lo tiene relegato alla sua quotidianità, senza mai spingersi oltre. Tuttavia, la sua vita si trasforma nel momento in cui conosce un ragazzo, Monteiro Rossi, il quale lo farà destare dal suo intorpidimento politico e morale. È, in realtà, proprio la morte di quest’ultimo, per mano di alcuni individui che si presentano come “polizia politica”, a spingere finalmente il giornalista ad agire contro le ingiustizie e la perdita di ogni diritto civile durante la dittatura. “Sostiene Pereira” è un testo emblema sulla difesa della libertà d’informazione, tema duro e attuale, e proprio per questa sua attualità va merito ancor maggiore ad Alderman e a Cresta.
La voce di Cresta e la sua chiara sensibilità verso i temi che ha rappresentato sono prove inconfutabili del fatto che non serve molto per rapire un pubblico – anche così eterogeneo come quello del Teatro Caos – e tenerlo attratto ed appassionato dall’inizio alla fine della performance.