Al Teatro Piccolo Bellini in scena “Gemito, l’arte d”o pazzo”

NAPOLI – Al Teatro Piccolo Bellini, dall’ 11 al 16 aprile, in scena “Gemito, l’arte d”o pazzo”, testo e regia Antimo Casertano; uno spettacolo di Compagnia Teatro Insania, Associazione Culturale NarteA, con Antimo Casertano, Daniela Ioia, Luigi Credendino, Ciro Kurush Giordano Zangaro.

Vincenzo Gemito è stato uno scultore partenopeo, nato a metà ottocento e cresciuto da genitori adottivi, poiché abbandonato nella ruota degli esposti; all’età di 9 anni inizia il suo apprendistato nella bottega di Emanuele Caggiano, in seguito studierà ritrattistica, perfezionerà le sue doti di scultore e raggiungerà una certa fama.

Afflitto, però, da problemi psichici, e ossessionato dalla continua ricerca della perfezione e dal maniacale tentativo di lavorare non per la conquista del successo ma per la conquista della verità, venne recluso in manicomio.

Antimo Casertano indaga e narra la personalità di Gemito e la sua crisi esistenziale, chiedendosi cosa porta un artista alla rovina o alla sua gloria, cosa spinge un artista al blocco emotivo, psichico e professionale. «Bisognerebbe sfatare il mito del genio-folle. Molto spesso chi attraversa un momento insano non riesce a creare nulla di geniale.

Parte da questa analisi la volontà di realizzare uno spettacolo e di poterlo portare in scena, non solo per la volontà di ridare luce alla complessa figura di Gemito, ma soprattutto per esplorare questo delicatissimo e profondo momento che riguarda noi “esseri umani” da vicino.

Attraverso la sua vicenda cercheremo di esplorare la materia intima che muove un artista, sperando di porre le domande giuste. Sperando di poter aprire le giuste fessure nei meandri delle nostre anime. La risposta come al solito sarà affidata al pubblico.»

«Questo spettacolo nasce dalla volontà di narrare e investigare la crisi – spiega l’autore e regista Antimo Casertano – vissuta da Gemito, ma che può attraversare qualsiasi artista, in qualsiasi ambito.

Quanto spesso sentiamo parlare di artisti, autori, musicisti, attori in crisi, che si trovano a fare i conti con i propri demoni? Il nostro mestiere è da sempre in bilico, precario, non solo per la questione economica, ma anche e soprattutto per la questione emotiva e psicologica. Bisognerebbe sfatare il mito del genio-folle: molto spesso chi attraversa un momento insano non riesce a creare nulla di geniale.

Parte da questa analisi, la volontà di realizzare uno spettacolo non solo per ridare luce alla complessa figura di Gemito, ma soprattutto per esplorare questo delicatissimo e profondo momento che riguarda noi esseri umani da molto vicino.

Attraverso la vicenda di Gemito cercheremo di esplorare la materia intima che muove un artista, sperando di porre le domande giuste.  Sperando di poter aprire le giuste fessure nei meandri delle nostre anime. La risposta come al solito sarà affidata al pubblico».

Per informazioni circa l’acquisto del biglietto è possibile contattare il botteghino al numero 081 5491266