Burattino: origini, storia e curiosità dei pupazzi del teatro

burattini

Burattino è un termine comparso nella lingua italiana, attorno al Cinquecento per indicare una maschera della commedia dell’improvviso. Con molta probabilità l’etimologia della parola deriva dal latino buratinus che tradotto in italiano significa setacciatore di farina. I burattini sono dei fantocci che vengono messi in scena nella rappresentazione di commedie così chiamati perché anticamente venivano fatti con un panno detto buratto.

Il teatro dei burattini è una forma di spettacolo in cui gli animatori muovono dei pupazzi. Questo genere di opera è considerato minore all’interno del variegato panorama delle rappresentazioni teatrali, ma in realtà è ricco di sfaccettature. Storicamente, questo tipo di teatro, non è stato indirizzato al pubblico di fanciulli. Infatti, nell’antichità, il burattinaio era lo stregone che muoveva il fantoccio (burattino) per celebrare il suo rito magico religioso. Nell’antica Grecia e nell’antica Roma, il burattinaio era un intrattenitore e così è stato fino al periodo medioevale, durante il quale fu vietata la satira. Durante il Cinquecento, tornò alla ribalta questa forma di teatro per poi vedere il massimo splendore nell’Ottocento, non prima di avere Pulcinella tra i protagonisti della scena cinque-seicentesca.

“L’uomo è come una marionetta i cui fili sono appesi alle stelle” – Carlos Saavedra Weise.

Burattino o marionetta?

I burattini non crescono mai. Nascono burattini, vivono burattini e muoiono burattini“, scriveva Carlo Collodi, padre di Pinocchio, il celebre romanzo in cui il protagonista è proprio un burattino.

Le differenze tra il burattino e la marionetta sono molteplici. La prima differenza dipende dal materiale con il quale sono costruiti i fantocci. Mentre il primo è costituito da panni e cenci, il secondo è formato da legno e fili. La seconda differenza deriva dalla diversità di estrazione: il burattino ha origini umili e popolari, mentre la marionetta ha origini nobili e religiose. La terza differenza sta nella sua funzione: la marionetta imita l’uomo nei gesti e movimenti, il burattino con fare comico e ludico fa una caricatura dell’uomo. Anche il rapporto tra l’animatore e il suo fantoccio differisce tra i due. Mentre la marionetta è animata dall’attore a distanza attraverso la crociera e i fili, il burattino è a contatto diretto con la pelle dell’attore che lo muove.

Forse siamo delle marionette – delle marionette controllate dai vincoli della società. Ma almeno siamo marionette dotate di percezione, di consapevolezza. E forse la nostra consapevolezza è il primo passo verso la nostra liberazione“- Stanley Milgram.