In anticipo sull’apertura ufficiale della nuova Stagione Teatrale dello Stabile – prevista il 18 ottobre al Teatro San Ferdinando con il debutto in prima nazionale di Uscita d’emergenza di Manlio Santanelli con la regia di Claudio Di Palma che ne è anche interprete in coppia con Mariano Rigillo – dal 5 ottobre e fino al 23 novembre andranno in scena al Ridotto del Mercadante gli spettacoli del programma sospesi per la chiusura del Teatro Mercadante a marzo scorso.
Si tratta di Tomcat di James Rushbrooke, All in di Roberto Nugnes e Eva di Januaria Piromallo. A questi tre si aggiunge la ripresa di La morte della bellezza di Giuseppe Patroni Griffi, riallestito per una nuova tournée. L’affezionato e attento pubblico della piccola sala al primo piano del Mercadante potrà così recuperare la visione degli ultimi tre lavori della passata Stagione del Ridotto, con l’occasione di vedere – o rivedere – il felice allestimento teatrale de La morte della bellezza firmato da Benedetto Sicca, consigliato al pubblico di soli adulti.
Si parte il 5 ottobre alle 21.00 con la prima di Tomcat, testo inedito in Italia del giovane scrittore inglese James Rushbrooke, vincitore del premio Papatango New Writing 2015. Prodotto da Teatro Stabile di Napoli–Teatro Nazionale e Casa del Contemporaneo lo spettacolo, nella traduzione di Roberto Vertolomo e la regia di Rosario Sparno, è interpretato da Francesca De Nicolais, Fabiana Fazio, Luca Iervolino, Elisabetta Pogliani, Rosario Sparno. «In un futuro prossimo – spiega Rosario Sparno – il mondo è migliore di adesso. Malattie e disfunzioni sono state debellate. Ma qualcosa, qualcuno, ancora sfugge. Nel DNA dell’adolescente Jesse c’è un pericolo. Qualcosa che va studiato e curato. A qualunque costo. Per il bene di tutti». Lo spettacolo resterà in scena fino a domenica 15 ottobre.
Dal 24 al 29 ottobre torna in scena nella sala dove aveva debuttato con successo a gennaio del 2015 l’allestimento teatrale di La morte della bellezza di Giuseppe Patroni Griffi su drammaturgia e regia di Benedetto Sicca che ne è anche interprete insieme a Mauro Lamantia. «Attraverso il teatro – sottolinea Sicca – in un dialogo diretto con il pubblico, mi pongo di fronte a questo meraviglioso romanzo di formazione sulla bellezza dell’oscenità, con l’intento di trasmettere il desiderio di leggerlo e di azzardare una tenue speculazione affettiva insieme a chi già lo avesse letto».
Dal 4 al 12 novembre sarà la volta di All in. Il gioco può causare solitudine, testo di Roberto Nugnes con la regia di Giuseppe Miale Di Mauro, qui al suo debutto, interpretato da Gennaro Di Colandrea e Geremia Longobardo. Lo spettacolo è una produzione Associazione Culturale Marina Commedia in collaborazione con Teatro Stabile di Napoli-Teatro Nazionale. «All in – spiega il regista – per i giocatori di poker significa giocarsi tutto, con la concreta possibilità di non poter tornare mai più indietro. E lo spettacolo è proprio la tragicomica storia di due amici, Ernesto e Ruggero, che vivono in maniera totale, ossessiva e conflittuale la loro solitudine e che non possono più tornare indietro».

Dal 23 novembre al 3 dicembre andrà in scena in prima italiana Eva, testo di Januaria Piromallo interpretato da Teresa Saponangelo con la regia di Alessandra Felli su produzione del Teatro Stabile di Napoli-Teatro Nazionale. Eva è la riduzione teatrale del romanzo di Januaria Piromallo, Il sacrificio di Éva Izsák, ricostruzione della vicenda della giovane ebrea ungherese, morta suicida nell’estate del 1944 nella grande foresta di Debrecen. «Il sacrificio di Éva Izsák racconta innanzitutto una storia che ha tutto il sapore del disincanto» spiega la Felli. «Nella vicenda di Eva deflagrano i principi di moralità e giustizia, quei presupposti che sono fondamento e garanzia di ogni patto sociale che si stabilisce tra gli individui appartenenti a una stessa comunità. Il racconto delle peripezie di Eva è ricolmo di personaggi che hanno completamente perso il proprio senso etico. Se una comunità perde il senso dell’etica perde irrimediabilmente con esso anche il senso del tragico. Questo è il testamento che il pubblico è chiamato a custodire, diventando l’ultimo depositario di una staffetta di testimonianze che hanno attraversato la Storia».

La programmazione della nuova Stagione del Ridotto – centrata su un progetto di allestimenti tratti e ispirati dall’opera di Matilde Serao – inizierà il 18 gennaio 2018, il cui calendario e titoli verranno presentati al pubblico e alla città con una conferenza stampa dedicata.

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