RECENSIONE – Al Teatro Bellini dal 12 al 17 marzo va in scena “L’interpretazione dei sogni” di Stefano Massini che, in un unico atto, ci ha guidati in un impareggiabile viaggio, esplorando il lavoro di Sigmund Freud, padre della teoria psicoanalitica.
Sul palco si assiste all’alternarsi di personaggi molto differenti tra loro che si raccontano attraverso intimi stralci di vita e visioni notturne che caratterizzano i propri sogni. A questi ultimi si cerca di attribuire un significato, andando a fondo attraverso le mutevoli interpretazioni cui si prestano.
L’esposizione è incalzante, intrisa di riflessioni e domande che investono come un fiume in piena gli spettatori che inevitabilmente diventano protagonisti e parte di questa analisi.
A supporto dell’incalzante narrazione, alle spalle di Massini, un grande occhio, specchio dell’anima, su cui vengono proiettate varie immagini che rappresentano una guida pratica alla lettura dei sogni che ci vengono descritti.
La messa in scena è accompagnata dalla suggestiva musica di Enrico Fink, eseguita dal vivo da Saverio Zacchei, Damiano Terzoni e Rachele Innocenti.