Teatro Elicantropo: drammaturgia contemporanea e tragico ritrovato nella 28esima stagione

RECENSIONE  –  Nella mattinata del 27 novembre è stata presentata, presso la sede della Fondazione Eduardo De Filippo, la ventottesima stagione del Teatro Elicantropo. Il Direttore, Carlo Cerciello, ha commentato questo dato affermando: «28 anni di Resistenza, considerando che stiamo parlando di un teatro di 45 posti», qualcun altro in sala ha commentato che si è trattato invece di pura ed intensa Esistenza. Oltre al Direttore Cerciello, sono intervenuti: le attrici Imma Villa  e Cecilia Lupoli, il  Direttore della Fondazione Eduardo De Filippo, Francesco Somma, e diversi protagonisti degli spettacoli.

 

Nella stanza dove Eduardo De Filippo provava “Napoli Milionaria”, sono stati confermati gli impegni, anche per questa Stagione, di un teatro che guarda al presente per trattare temi civili e sociali. Cerciello introduce l’argomento affermando che «La forza del teatro oggi, deve essere quella di parlare all’uomo in modo contemporaneo per non provocare allontanamento». In un mondo che, nella narrazione quotidiana della televisione, si allontana sempre più dal tragico, assuefando e narcotizzando gli animi, con orrori che si perpetuano talmente frequentemente da radicare solo un forte senso di impotenza, il Teatro Elicantropo, per il terzo anno consecutivo, propone “la ricerca del tragico ritrovato” come  estrema ed indicibile verità della vita.

 

La Stagione è dedicata in primis al popolo Palestinese, con spettacoli che vogliono sottolineare l’insensatezza della guerra, e in secondo luogo alla memoria di due cari amici, il regista Alessandro D’Alatri, scomparso a maggio di quest’anno, e il drammaturgo Francesco Silvestri, scomparso a dicembre 2022. Presente in sala la sorella,  Patrizia Silvestri, che commenta «Non dimentichiamolo, ha lasciato un patrimonio enorme».

 

A sottolineare il grande percorso di formazione perpetuato dal Laboratorio di Teatro Permanente sin dal 1996, la presenza di molti ex-allievi nella programmazione, che nei lavori recenti hanno ricercato il palco dell’Elicantropo come posto del cuore. Aprono la Stagione due spettacoli molto cari: “Letizia Forever” dal 30 novembre al 3 dicembre, di Rosario Palazzolo (Vincitore Ubu) con Salvatore Nocera che propone peregrinazioni emotive di una donna sgrammaticata e “Scannasurice” dal 7 al 17 dicembre di Enzo Moscato con Imma Villa, femminiello dei Quartieri Spagnoli privo di identità sessuale, metafora di incompletezza e inadeguatezza.

Primo spettacolo del nuovo anno “Le Troiane”, dall’11 gennaio al 4 febbraio, con Imma Villa, Mariachiara Falcone, Cecilia Lupoli e Serena Mazzei per la regia di Cerciello, in cui ritroviamo, assetate di vendetta, Ecuba, Cassandra e Andromaca che, non cogliendo le reali ragioni della guerra, si scagliano contro Elena, ritenuta a torto responsabile del conflitto. Nel mese di febbraio lo spettacolo “Rosaria” (8-11 febbraio) di Davide Iodice, presente durante la conferenza insieme alle attrici Monica Palomby e Chiara Alborino e l’autore del testo, Benito Martino, a presentazione anche del progetto della loro Scuola Elementare del Teatro che con questo spettacolo vuole omaggiare la senzatetto da poco scomparsa «offrendole un degno funerale». Dal 15 al 18 febbraio “La vacca” produzione di BEAT Teatro e Nuovo Teatro Sanità, vincitore nel 2019 del Premio Dante Cappelletti, presentato dal regista Gennaro Maresca. Chiude il mese di febbraio, lo spettacolo “Julio e Bea” dal 22 al 25 febbraio, di e con Francesco Nappi e Margherita Romeo, quest’ultima presente in conferenza per sottolineare la funzione curativa e catartica nel teatro per l’elaborazione di una relazione tossica.

 

Dal 29 febbraio al 3 marzo “Dux Pink” di e con Ivonne Capece, quattro monologhi provocatori che educano a raccontare la Storia fuori dagli stereotipi di genere. A seguire dal 7 al 10 marzo “Dammi un attimo”, drammaturgia e regia di Francesco Aiello e Mariasilvia Greco nei panni di due genitori nel mondo della precarietà. Dal 14 al 17 marzo “Edda, ascesa e caduta di una figlia ribelle” di e con Chiara Migliorini che porta in scena una sorta di “anatomia del fascismo”. Black comedy invece dal 21 al 24 con lo spettacolo “Cervus” in cui ritroviamo protagonisti marito, moglie ed un cervo investito,per la regia di Michele Demaria. Chiude il mese di  marzo lo spettacolo “‘A Merica” di Ramona Tripodi sull’ingiusta esecuzione di Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti ed in particolare sulle suppliche e mobilitazioni inascoltate attuate dalle due donne Luigina Vanzetti e Rosina Sacco.

 

Ultimi due spettacoli: “Conta che passa la pazza”, dall’11 al 14 aprile, di e con Irma Ciaramella, spettacolo a favore di anziani e persone svantaggiate e la loro difficoltà di essere comunità. E “Cassandra” diretto da Cerciello con Cecilia Lupoli, in scena dal 20 aprile al 5 maggio, testimone di un presente di guerra e profeta inascoltata di un futuro condizionato. A conclusione della conferenza hanno preso parola il Professor Giuseppe Rocca ed il Maestro Antonio Sinagra che, nella collaborazione confermata anche per quest’anno tra l’Elicantropo e la Fondazione De Filippo, saranno docenti nelle lezioni sugli Studi Eduardiani nel Laboratorio Teatrale e Perfezionamento Professionale.

 

Per ulteriori  informazioni e prenotazioni è possibile consultare il sito ufficiale https://www.teatroelicantropo.com/