NAPOLI – Arriva a Sala Assoli, il 14 e 15 ottobre, lo spettacolo vincitore del premio Gennaro Vitiello, “Era mio padre”.
La performance di Mauro Maurizio Palumbo racconta il rapporto padre-figlio, una performance di Mauro Maurizio Palumbo, per il Premio Gennaro Vitiello 2023
progetto, drammaturgia e costumi Mauro Maurizio Palumbo, produzione Ente Teatro Cronaca
Un mondo sospeso ospita azioni, suoni, vocalizzi e musiche classiche, che innescano i ricordi di un ragazzo diventato uomo, padre e marito contro la sua volontà ma che riesce a vivere la propria condizione, riscattandosi dal dolore, elaborando il lutto e riorganizzando una nuova vita. «L’intento è quello di esprimere a livello individuale e collettivo, esigenze, desideri ma anche rimpianti e disadattamenti – spiega l’artista Mauro Maurizio Palumbo. In scena, quadri corporei creano con i fruitori-spettatori una sinergia tale da trasportarli idealmente nell’opera insieme agli autori-attori. Uomini di varie età diventeranno quel padre a cui dire ciò che non si è detto».
Frutto di un laboratorio intensivo per la costruzione di una drammaturgia visiva in dialogo con musiche arcaiche, classiche e contemporanee, basate su suoni e vocalizzi, che si innescano con azioni fisiche, processi mnemonici, ricordi ed emozioni, il progetto intende creare con i fruitori-spettatori una sinergia e un incontro intellettuale e poetico con l’autore-attore nella costruzione di una possibile drammaturgia della memoria che lega le figure padre-figlio.
La ricerca artistica di Palumbo nasce nel 1999 dallo studio del disegno e della pittura classica accademica e, attraverso la sperimentazione dei vari linguaggi, approda nel 2010 alla performance art. Le sue azioni performative riguardano lo studio del corpo e la comunicazione non verbale, e vengono create site specific per i luoghi che le ospitano.
Info e prenotazioni a 3454679142 oppure assoli@casadelcontemporaneo.it