Al Teatro San Ferdinando in scena in prima nazionale “La compagnia del sonno”

©phnocera per teatro di napoli

NAPOLI – Al Teatro San Ferdinando, dal 13 al 23 aprile, in scena in prima nazionale lo spettacolo “La compagnia del sonno”, scritto da Roberto Alajmo con la regia di Armando Pugliese e le musiche di Nicola Piovani; con Nando Paone, Gigio Morra, Stefania Blandeburgo Claudio Zappalà, Angela Bertamino.

In un teatro abbandonato un piccolo manipolo di guitti mette in scena sogni su commissione

Un capocomico, una prima donna, una soubrette, un attor giovane, un anziano regista menomato dall’età. Sono i cinque protagonisti de La compagnia del sonno, il nuovo testo del 63enne scrittore e drammaturgo palermitano Roberto Alajmo, messo in scena dal regista Armando Pugliese, in prima nazionale al Teatro San Ferdinando dal 13 al 23 aprile 2023.

Interpreti dei personaggi della vicenda una straordinaria compagnia di attori capitanata da Nando Paone nel ruolo di Grifagno, il capocomico; Gigio Morra in quello di Scalogno, vecchio regista menomato dall’età; Stefania Blandeburgo è Sparagna, prima donna, attrice d’esperienza ormai in declino; Claudio Zappalà è Terragno, attor giovane, ingenuo ma esperto di vetero-tecnologie; Angela Bertamino è Micragna, soubrette, ambiziosa, sindacalizzata e rivendicativa.

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Le musiche dello spettacolo sono di Nicola Piovani (Ed. Alba s.r.l.); le scene di Andrea Taddei; i costumi di Dora Argento; il disegno luci è di Peppe Cino. Una produzione Teatro di Napoli-Teatro Nazionale, Teatro Biondo di Palermo.

Lo spettacolo
«Chi è che mette in scena i sogni di ciascuno di noi? Forse c’è una compagnia teatrale demandata a fare questo e solo questo. Forse ognuno possiede la propria, che si agita nel cervello cercando di mettere assieme quel che serve per l’attività onirica notturna.

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Immaginiamo un piccolo manipolo di guitti, ciascuno dei quali risponde ad un ruolo classico: il capocomico, la prima donna, le giovani promesse.

Questa sorta di farsa psicanalitica si immagina in una specie di teatro dismesso che è poi la rappresentazione più triviale dell’inconscio, lì dove si mettono in scena i sogni. In quell’unico ambiente vive e lavora la compagnia degli sfortunati attori, perennemente alle prese con problemi di budget e rivendicazioni salariali, carenze d’organico e risorse che non bastano mai. Lo stesso repertorio è molto ripetitivo: mai un incubo veramente originale, mai un sogno erotico che risulti davvero eccitante. Forse però esiste una speranza: sta per arrivare Scalogno, una vecchia gloria dell’arte registico-onirica, destinato proprio a dirigere la compagnia e risollevarne il destino». Roberto Alajmo

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«Ho conosciuto Roberto Alajmo nel 2019 quando dirigeva il Teatro Biondo di Palermo ed io fui chiamato a fare la regia del suo testo “Chi vive giace”.

E’ stato un bell’incontro, grazie al quale ho avuto modo di calarmi nella sua scrittura sia teatrale che narrativa, che in egual misura mi hanno attratto.

E vorrei dire innanzi tutto del linguaggio che Alajmo utilizza, particolarissimo, che in entrambi i testi che ho allestito comanda su qualsiasi altro elemento della messa in scena. Partendo da una scomposizione sintattica, mutuata dal parlato di Palermo, la scrittura approda ad una lingua che è invenzione poetica, una vera e propria partitura musicale, cadenzata da una metrica implacabile.

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La regia, nella direzione dei bravi attori, ritenevo si dovesse conformare al ritmo di quella lingua, e così spero di essere riuscito a fare. Perché, anche se tre attori non sono siciliani, ma napoletani, e si è concordato di evitare l’imitazione di quella cadenza, a tutto vantaggio appunto del ritmo impresso da quella lingua, che riesce ad amalgamare la recitazione di tutta la compagine.

La collocazione in un metafisico palcoscenico costruito dallo scenografo per far vivere la metafora recita teatrale/sogno, suggerisce lo straniamento in cui fluttua lo spaccato di una notte particolare, in cui due sogni si materializzano e ci fanno riflettere, stupire e, speriamo, divertire». Armando Pugliese

 

Per informazioni circa l’acquisto del biglietto è possibile contattare il botteghino al numero 081.5513396 | e-mail: biglietteria@ teatrodinapoli.it