A Villa di Donato due serate avvincenti, Gerusalemme anno XXXIII con Christian Poggioni

GERUSALEMME ANNO XXXIII - La notte degli ulivi di Érich-Emmanuel Schmitt. Interpreti Christian Poggioni, Simone Mauri. Regia Christian Poggioni. Teatro Sociale di Como - 31 marzo 2012 Jeshua (Gesù di Nazareth) è solo sul monte degli ulivi. Sa che tra poche ore verrà condannato a morte, si sente sommergere dal panico, si domanda come sia giunto a questa notte decisiva e comincia a ripercorrere le tappe fondamentali della sua esistenza terrena: dall'infanzia “normale” ai primi miracoli, per giungere infine alla presa di coscienza della propria missione. accettare di compiere il suo percorso fino in fondo.

NAPOLI – A Villa di Donato due serate avvincenti, 4 e 5 aprile, riconduco agli ultimi istanti della vita di Cristo (La notte degli ulivi) e a seguire all’indagine di Pilato (Il Vangelo secondo Pilato), in un viaggio nel tempo, nella Gerusalemme del 33 d.C..

I due testi teatrali di Érich-Emmanuel Schmitt arrivano a Napoli per la prima volta in questo binomio, ed è una prima rappresentazione assoluta a Napoli per La notte degli ulivi

La drammaturgia rievoca quanto avvenne quasi 2000 anni fa, in un’elaborazione laica, storica, drammatica, carica di pathos suspence, in cui Pilato assume le sembianze di un investigatore, non dissimile al Commissario Ricciardi o ad altri ispettori e beniamini dei romanzi noir: il prefetto romano rimane sorpreso dalla sparizione del corpo di Gesù, e, per il ruolo che ricopre, è costretto ad aprire un’indagine, a trovare e fornire una spiegazione, ad archiviare il caso, spettatore, suo malgrado, di eventi, che cambieranno per sempre la percezione dell’umanità.

Gli eventi, i drammi, la psicologia dei personaggi vengono portati in scena da Christian Poggioni con Lorenzo Lutteri.

Vincenzo D’Adamo (SJ Rettore della Chiesa di Sant’Ignazio di Loyola – Roma) e Aglaja McCilntck (Prof. di Diritto romano e diritti dell’antichità – Università del Sannio) sono stati chiamati a fornire agli spettatori chiavi di lettura e strumenti per rendere ancora più intenso questo viaggio nel tempo, nel contesto romano-ebraico dell’anno 33 d.C..

Villa di Donato continua a rivelare la sua vocazione ad essere laboratorio teatrale, palcoscenico dove si sperimenta, dove si ricercano nuovi testi, in formule e prospettive sempre diverse ed innovative, ora con moderatori, discussant, o intellettuali ad introdurre quanto avviene in scena.

Érich-Emmanuel Schmitt racconta la storia universalmente nota di Jeshua (Gesù di Nazareth) da un’angolazione originale e provocatoria, laica e storica: il suo è un Jeshua dal volto profondamente umano, che esprime un’istintiva gioia di vivere e una dolorosa angoscia dinnanzi alla morte: è un ebreo che, vissuto in una Galilea, popolata da falsi Messia, per primo dubita, si interroga, vive un conflitto lacerante tra l’umano e il divino.

Érich-Emmanuel Schmitt è uno degli autori di maggior successo nel panorama della drammaturgia europea contemporanea. I suoi testi teatrali sono vincitori di numerosi premi, tra cui i prestigiosi Premio Molière e il Gran Premio del Teatro de L’Académie française.

 L’autore stesso racconta la genesi de La notte degli ulivi e Il vangelo secondo Pilato, i due testi dedicati alla figura di Jeshua di Nazareth: “Cresciuto ateo in una famiglia di atei, laureatomi in filosofia in una Parigi diventata completamente materialista, non avevo mai prestato attenzione a quella strana storia di un falegname morto su una croce. Un giorno mi persi nel deserto del Sahara. Vicinissimo alla morte, quella notte di fuoco vissi un’esperienza mistica. Da quella notte sono stato ossessionato dalla figura di Cristo. Alcuni anni dopo, ho deciso di chiamare questa ossessione il mio Cristianesimo.”

Il Vangelo secondo Pilato.
Scritto con lo stile avvincente ed il ritmo incalzante di un noir, Il vangelo secondo Pilato conquista lo spettatore fin dalle prime battute e lo tiene ancorato con una sequenza di colpi di scena alla vicenda di Ponzio Pilato, governatore romano in Palestina, alle prese con il caso Jeshua, il ‘mago di Nazareth’ da poco giustiziato. Non solo il cadavere è scomparso, addirittura circola la voce che Jeshua sia riapparso vivo. Occorre sventare la leggenda di una resurrezione: avrebbe conseguenze imprevedibili per la Palestina, forse per tutto l’impero. Ha inizio una caccia serrata, carica di suspence: dove è nascosto il cadavere? Il protagonista delle apparizioni è un sosia? Chi sono i complici? Jeshua è davvero morto sulla croce? Le domande si moltiplicano. Pilato indaga.

 

Secondo la tradizione post-spettacolo, Villa di Donato completa la rappresentazione con una cena, in cui agli spettatori è possibile dialogare con artisti e ospiti.

 

Le due serate sono prenotabili singolarmente o in una formula unica.
I biglietti sono acquistabili anche presso CONCERTERIA (Via Michelangelo Schipa 15, 80122, Napoli – www.concerteria.it). La prenotazione effettuata a prenotazioni@villadidonato.it si intende confermata solo con l’acquisto del biglietto. L’acquisto in Villa è possibile solo last minute prima dello spettacolo, avendo richiesto la disponibilità dei posti a prenotazioni@villadidonato.it dalle ore 12 del giorno dello spettacolo.