Al Teatro Sannazaro l’atteso recital di Jan Lisiecki

NAPOLI – Al Teatro Sannazaro, il 16 marzo, per la Associazione Alessandro Scarlatti  l’atteso recital di Jan Lisiecki, giovane pianista di origine canadese che all’età di soli 23 anni è già ritenuto dalla critica musicale e dai grandi direttori d’orchestra come uno dei pianisti più ispirati e preparati del panorama contemporaneo.

Biondo, bello come un angelo, sorriso che innamora, Jan Lisiecki a 16 anni ha siglato un contratto discografico in esclusiva con la Deutsche Grammophon e a 18 anni è stato il più giovane artista della storia a ricevere un Gramophone “Young Artist” Award.  Ma l’etichetta di ragazzo prodigio gli sta stretta e gli crea imbarazzo: si ritiene solo un ragazzo fortunato per aver trovato subito la strada cui dedica tante ore di studio. “A parer mio – ha detto in una recente intervista  – dire ad un ragazzino che è un prodigio equivale a dirgli che probabilmente sta rinunciando a vivere appieno la vita. Ma io questo non lo ho mai pensato… La musica per me è una grande passione e questo ha reso splendida la mia giovinezza.”

Definito “cristallino, lirico e intelligente” dal New York Times e “Un pianista di inusuale raffinatezza e immaginazione” dal Boston Globe, a soli ventisette anni il pianista canadese si esibisce in oltre cento concerti all’anno in tutto il mondo

Il programma della serata, tutto dedicato a Chopin, ha un’articolazione inconsueta: la raccolta degli Studi op.10 viene eseguita non inanellando i dodici pezzi uno dietro l’altro in successione, ma in combinazione con undici Notturni, in modo da formare un ciclo più ampio. Muovendo dalla tonalità di do maggiore del primo Studio e giungendo fino al do minore dell’ultimo, attraverso una trama di affinità tonali (relazioni di quinta e di modo maggiore-minore) si delinea un percorso che intreccia due generi di solito considerati assai distanti fra loro ma che in realtà incarnano due aspetti contigui del modus operandi di Chopin.

«La musica di Chopin è così intrisa di un anelito verso la sua terra che, ascoltandola si riesce a penetrare nella sua cultura. – spiega Lisiecki in un’altra intervista –  I suoi “Studi” non sono semplici esercizi per le dita, ciascuno è una piccola storia, una poesia, che ti coinvolge e ti spinge ad andare oltre le difficoltà dell’esecuzione. Perché un giovane di oggi dovrebbe provare ad ascoltare Chopin? Perché è meglio di un romanzo o di un film! Quando lo ascolti ti ritrovi immerso nell’emozione e da lì puoi creare una storia tutta tua».

 

Per informazioni: Associazione Alessandro Scarlatti – tel. 081 406011