Mirko Di Martino: «Dieci podcast per dieci peccati capitali»

Debutta online la Compagnia Under30 del Teatro Tram

INTERVISTAMirko Di Martino, direttore artistico del Teatro Tram, presenta il debutto, per adesso solo online, della sua Compagnia Under30, con il podcast collettivo “I dieci peccati capitali” che sarà pubblicato a partire da oggi, 9 giugno, in dieci episodi.  Il collettivo è composto da undici giovani attori che ha accettato con molta energia ed entusiasmo la sfida, prospettata da Di Martino, di confrontarsi con un mondo diverso da quello materialmente scenico.

Lo spazio virtuale è stato un po’ un rifugio in questo periodo di fermo emergenziale. Come lo avete vissuto?

Ci sentivamo molto spesso in videochiamate online, sicuramente ha aiutato un po’ tutti avere un progetto ed essere attivi. E’ stato un inizio molto costruttivo, come primo impegno ha creato tanta coesione tra loro. Anche se avessero debuttato a teatro con uno spettacolo diretto da me, non avremmo sperimentato questa collaborazione e co-creazione. Per loro è stata una bella sfida, non avevano esperienza di podcast come anche di scrittura, perché sono tutti attori molto giovani. Nella prima fase chi elaborava un testo lo faceva leggere agli altri e ne raccoglieva i commenti. Questo è stato un valore aggiunto perché non si conoscevano tra loro. Non c’era quindi quella fiducia data dalla conoscenza, l’hanno costruita.

Dal titolo si intende che abbiate individuato nuovi peccati capitali giusto?

Si, ne sono stati aggiunti altri tre, i peccati della nostra società contemporanea: l’Egotismo, termine coniato da loro (sorride), che sarebbe un narcisismo estremo; il consumismo, che è onnipresente nella nostra società come anche nel teatro in una certa misura; infine il razzismo, sempre attuale ma mai come adesso con le vicende di George Floyd.

La vostra realtà già da tempo è attiva con lo strumento dei podcast e vastissima è stata la produzione negli ultimi mesi. Sarà una strada ancora da percorrere?

Si certo non la abbandoneremo. E’ stato uno strumento per noi utilizzato ancor prima di quest’emergenza e lo abbiamo adoperato come messaggio di comunicazione per la nostra attività nel periodo di fermo. Il podcast è uno strumento perfetto per raccontare storie: la forza narrativa è affidata esclusivamente al testo e alla voce dell’attore. In questo progetto ognuno ha la durata di circa 15 minuti. Il mio indirizzamento è stato quello di ricordargli che non stavano scrivendo per il teatro ma per dei podcast. L’utilizzo dei suoni doveva essere evocativo in modo da lasciare spazio all’immaginazione di chi ascolta. Abbiamo poi ideato e pubblicato quattro grandi filoni: uno dedicato ai grandi personaggi, curato e raccontato proprio da me, uno dedicato alle novelle di Pirandello ambientate a Napoli, un altro sulle Leggende Napoletane della Serao. Un ultimo, curato da Antonello Cossia, su Modigliani che sarebbe dovuto essere uno spettacolo in cartellone, e che per ora ne anticipa i contenuti aspettando la messa in scena.

Cosa avete pensato di fare per gli spettacoli che non sono potuti andare in scena?

Da una parte c’è l’obiettivo di portarli in scena, dall’altra l’enorme incertezza perché se resteranno in vigore le direttive per adesso comunicate, noi ci ritroveremo con la possibilità di ospitare solo 25 persone. Bisognerà capire con le compagnie se saranno disposte a spostarsi e raggiungerci lo stesso. Io ci tenevo molto a questi spettacoli, in particolar modo perché era tutti debutti o comunque spettacoli mai inscenati a Napoli. Spero tanto di poterli recuperare.

Rispetto alla programmazione estiva, è già confermata la vostra storica rassegna “Classico Contemporaneo” che si tiene nel Chiostro di San Domenico Maggiore?

Mi piacerebbe molto poterti dare conferma, ma per adesso la stiamo aspettando noi dal Comune. Quest’anno sarebbe stata la settima edizione, di questo appuntamento che negli ultimi anni ha riscosso davvero tanto consenso di pubblico. Noi siamo prontissimi a trasferirci, seppur con posti limitati, abbiamo già inviato una proposta e sollecitato un incontro. Molti sono i festival teatrali che si sono spostati a luglio, si presuppone quindi che tutta l’estate napoletana slitterà un po’ in avanti. Noi restiamo speranzosi.

 “I dieci Peccati Capitali”: gli episodi

Pubblicati sul sito e sulla pagina Facebook del Teatro Tram, ogni martedi e venerdì.

“Avarizia” di Giuseppe Di Gennaro, interpretato da Domenico Vincenzo Tufano
“Consumismo” di Giuseppe Fedele, interpretato da Giuseppe Di Gennaro
“Gola” di Alice De Matteis, interpretato da Germana Di Marino
“Egotismo” di Beatrice Penagini e Gennaro Esposito, interpretato da Marcello Gravina, musica composta ed eseguita da Andrea Moreno
“Accidia” di Vincenzo Coppola, interpretato da Mariano Di Palo
“Razzismo” di Domenico Tufano, interpretato da Giuseppe Fedele
“Lussuria” di Germana Di Marino, interpretato da Alice De Matteis
“Ira” di Mariano Di Palo, interpretato da Vincenzo Coppola
“Invidia” di Marcello Gravina, interpretato da Alessandra Martino
“Superbia” di Alessandra Martino, interpretato da Beatrice Beo Penagini