Trio di Parma e Guglielmo Pellarin al Teatro Sannazzaro

Giovedì 22 marzo 2018 alle ore 20.30 al Teatro Sannazaro torna per la Associazione Alessandro Scarlatti il Trio di Parma, una delle realtà cameristiche più interessanti della scena nazionale e internazionale, per concludere, affiancato dal corno meraviglioso di Guglielmo Pellarin, l’esecuzione integrale dei Trii di Brahms .

trio di parma

L’ensemble aveva presentato nella passata stagione la prima parte del progetto  incentrato su Brahms e i suoi trii per pianoforte, archi e fiati esibendosi con il primo clarinetto dell’Accademia di Santa Cecilia, Alessandro Carbonare. Quest’anno la formazione chiude il ciclo salendo sul palco con un altro ospite d’eccezione, Guglielmo Pellarin, primo corno dell’Accademia di Santa Cecilia dove ha collaborato con direttori come Pappano, Abbado, Gatti, Maazel, Masur, Inbal e Prêtre.

Nel 2000 il Trio di Parma– formato da Alberto Miodini al pianoforte, Ivan Rabaglia al volino ed Enrico Bronzi al violoncello –  è stato scelto per partecipare all’“Isaac Stern Chamber Music Workshop” al Carnegie Hall di New York. Vincitore del “Premio Abbiati” quale miglior complesso cameristico l’ensemble collabora con nomi di prima grandezza del panorama mondiale, in questi anni ha realizzato registrazioni radiofoniche e televisive per la Rai e per numerose emittenti estere.

“Avere la possibilità di approfondire in un unico progetto l’intero arco compositivo di un autore geniale come Brahms è – ha dichiarato il violinista della formazione, Ivan Rabaglia – tanto eccitante e appagante per l’esecutore quanto coinvolgente per l’ascoltatore. Si ha l’occasione di comprendere a fondo il suo percorso musicale in una visione più ampia, storica e culturale: dall’eredità schumanniana a un ideale passaggio di testimone con Schönberg, Berg e oltre.”

Il programma si apre con il giovanile Trio per violino, violoncello e pianoforte op. 8. che, scritto da un Brahms appena ventenne, fu la prima opera da camera che il compositore ritenne meritevole di essere data alle stampe. Brahms riprese in mano la partitura nel 1889 per una revisione molto profonda: dei quattro movimenti solo il secondo rimase pressoché invariato, mentre gli altri tre subirono grandi modifiche e ripensamenti. Nella seconda parte si potrà ascoltare il celebre Trio in mi bemolle maggiore op. 40: l’inserimento del corno al posto del violoncello, fatto assai raro nella letteratura musicale ottocentesca, risiede sia nella natura timbrica evocativa dello strumento sia nella vena malinconica ed extramusicale dell’ispirazione brahmsiana

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Biglietti: platea e palco I° fila € 18; palco II°e III° fila € 13; ridotto giovani ( under 30)  €13; last minute € 5 (under 25) in vendita un’ora prima del concerto.

Per informazioni: www.associazionescarlatti.it; info@associazionescarlatti.it

Infoline . 081 406011