Il Teatro Bolivar, l’epicentro artistico nel cuore di Napoli

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Materdei è uno dei quartieri di Napoli in cui si respira maggiormente l’essenza partenopea. Un rione che si trova esattamente a metà tra la parte alta della città e la collina dei Camaldoli. Il toponimo deriva dalla chiesa, di origine rinascimentale, di Santa Maria Mater Dei. Che si trova nel cuore pulsante del quartiere, ovvero piazzetta Materdei. Sulla quale affacciano anche il monastero dei Padri Serviti, palazzo Schettino e il palazzo Medici. E proprio a pochi passi dalla piazza c’è via Bartolomeo Caracciolo. Strada nella quale si trova il Teatro Bolivar.

“Libera l’arte nel cuore di Napoli”. Recita così lo slogan della nuova direzione artistica dell’impianto. E mai parole appaiono più adatte a descrivere quello che il complesso artistico rappresenta per il rione Materdei. La cui storia è recente, se è vero che quello di quest’anno è il decimo compleanno per l’ex cinema rimasto chiuso, però, per quasi 40 anni. E allora il tempo torna a dilatarsi, come spesso accade proprio in scena. Come se questa fosse una rappresentazione. Di quelle che sul palco del Teatro Bolivar non si sono viste per troppo tempo.

Almeno fino al 2007. Fino a quando la famiglia De Luca non ha deciso che Materdei doveva avere, anzi, riavere, un teatro. E così, su concept architettonico di Robert “Bob” Wilson, il Teatro Bolivar ha ripreso vita. Non è stato facile ripartire. I problemi non sono stati pochi. A cominciare da quelli strutturali, data la somiglianza forse più con una grotta che con un teatro. Ma, proprio per questo, il compito di Wilson è stato, da subito, quello di ottimizzare la struttura, fino a trasformarla nella realtà attuale, che prevede 360 posti, che garantiscono una buona visuale e un buon ascolto da ogni posizione. Aspetto fondamentale, quindi, è stata l’acustica, che, invece, è stata disegnata appositamente dal Sound Engineer John Ryan. E curata affinché nulla sia lasciato al caso o all’approssimazione.

Una struttura le cui linee guida, fin dall’aprile di dieci anni fa, hanno sempre più rappresentato e rafforzato l’identità culturale del rione Materdei. Autentico cuore della città, che nel suo epicentro, grazie al Teatro Bolivar, ha ritrovato la passione per l’arte.