All’Antico Refettorio del Monastero di Regina Coeli visita e concerto con il violinista Daniele Colombo

Daniele Colombo

NAPOLI – Nell’Antico Refettorio del Monastero di Regina Coeli, sito in Vico San Gaudioso 2, continua la rassegna I Fiori Musicali – Viaggi tra antico e moderno, organizzata e promossa dall’Associazione Dissonanzen in collaborazione con l’associazione “L’Atrio delle Trentarè Onlus”. Il secondo appuntamento di domenica 2 giugno, alle 18, sarà con il violinista Daniele Colombo.

È un viaggio nel repertorio violinistico antico e contemporaneo quello che Daniele Colombo, concertino dell’orchestra del San Carlo, nonché storico solista e collaboratore dell’Ensemble Dissonanzen, effettuerà per la rassegna I Fiori musicali.

Colombo ha scelto un programma strutturato su quattro coppie di brani, dove l’antico e il contemporaneo sono in relazione per andamento o polarità tonale.

Come dichiara lo stesso Colombo «La giga che chiude la Fantasia di Georg Philipp Telemann “anticipa” il ritmo danzante del pezzo moderno di J.P Friedman, così il Presto in si minore della Partita di Bach è presentimento dell’andamento serratissimo di Argot di Franco Donatoni, costruito tutto come una grande improvvisazione sulla nota si.  Ugualmente le Sonate di Tartini si muovono nella stessa polarità tonale (re e sol) in cui sono immersi i pezzi di Marrone e Otero».  C’è quindi una relazione di suono e di colore che ha spinto Colombo a realizzare questo racconto tra musiche antiche e contemporanee, accomunate tutte anche dal gusto per la ricerca e per la sperimentazione. In questo senso «gli stessi Telemann e Bach, nel loro tempo, sono stati grandissimi sperimentatori».

La rassegna prosegue sabato 8 giugno, con il progetto Ho visto il lupo, la volpe, la lepre ballare, che vede protagonisti Alessandro de Carolis ai flauti, Carmine Scialla alla chitarra battente e Antonino Anastasia alle percussioni, e si chiude sabato 15 giugno con il fisarmonicista Pietro Paolo Antonucci.

L’Antico Refettorio del Monastero di Regina Coeli è un complesso che si sviluppa accanto all’ospedale degli Incurabili e costituito dalla chiesa del tardo XVI secolo, con facciata rinascimentale e interno di sfavillante barocco, dal convento delle suore lateranensi, e dal bellissimo chiostro dove un tempo si coltivavano erbe medicinali, e, dall’Antico Refettorio.

I lavori di costruzione della Chiesa di Santa Maria Regina Coeli, disegnata da Francesco Mormando, furono affidati all’architetto Luciano Quaranta.

Tra il 1590 ed il 1594 l’edificio è terminato. La facciata è in stile rinascimentale ed è composta da due scaloni dai quali si accede al pronao, magistralmente dipinto da Paolo Brill. L’impianto della Chiesa obbedisce ai canoni della Controriforma: la pianta è a navata unica con cappelle laterali. L’abside è piatta.

L’atmosfera che si respira in Santa Maria Regina Coeli è straordinariamente suggestiva. È un luogo in cui religiosità e bellezza emergono preponderanti. Tanti gli artisti che vi hanno lavorato tra cui Massimo Stanzione, Luca Giordano, Pietro Bardellino, Lorenzo Vaccaro.

Gli abbellimenti artistici si sono susseguiti nel corso del tempo. Vi si trovano opere che vanno dalla fine del 1500 a tutto il 1700. Il Refettorio di Santa Maria Regina Coeli è straordinariamente scenografico ma equilibrato nelle forme. La volta è affrescata con scene di vita religiosa.

Lungo le pareti si trovano le sedute con stalli lignei dipinti ad olio, raffiguranti fiori ed animali. Ogni pannello è diverso dall’altro: proprio questa diversità doveva indicare il posto assegnato ad ogni suora. In fondo, sulla parete, una tavola del XVI secolo raffigurante il miracolo del trasporto della casa di Maria a Loreto.

 

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