“ScottoJonno, dove il libro è esperienza di incontro condiviso”

INTERVISTA – Accediamo nell’accogliente sala del rinnovato cafè chantant “ScottoJonno”, posto nella Galleria Principe di Napoli, laddove prima era situata la sede storica della Tesoreria del Banco di Napoli. Si respira aria di Belle Époque in questo grande salotto di arredi, libri e specchi. Con un piacevole sottofondo musicale ed eleganti cocktail serviti ai tavolini. Ci accoglie Alessandro Polidoro, fondatore dell’omonima casa editrice nata a Napoli nel 2013, organizzatore del Salone del Libro ed attuale direttore della proposta culturale di questo che si propone essere un punto di ritrovo per gli amanti della lettura e non solo.

Cosa lega Alessandro Polidoro a questa location, perché proprio questa?
Come molte cose nella vita, questa circostanza è nata per caso. Io ho sempre frequentato questa parte storica, cuore pulsante di Napoli, e anche questa galleria. Avevo notato che ScottoJonno, da due anni, era stato rinnovato e portato a nuova luce. Poi è capitata questa occasione, due mesi fa, di incontrare Luca Iannuzzi, l’imprenditore che ha deciso di investire in questo progetto, ed insieme abbiamo, si puo’ dire, abbracciato con grande slancio, gioia ed interesse questo desiderio di riportare il libro, soprattutto, al centro di ScottoJonno e di Napoli, come aggiunta alla sua già importantissima offerta turistico culturale.

Dalla sua esperienza di anni ed anni in ambito culturale, qual è il suo punto di vista sull’organizzazione di eventi culturali in città?
La città di Napoli, sotto quest’aspetto, purtroppo è molto spesso più matrigna che madre. È una città che offre grandi spazi allo sviluppo delle idee intellettuali e alla creatività, è un teatro a cielo aperto e noi tutti ne siamo un po’ gli attori. Alle volte però è necessario convogliare queste energie e direzionarle per fare in modo che vadano tutte verso risultati positivi. A Napoli si assiste al fenomeno per cui molto spesso è più facile che ognuno vada per la sua strada, quando invece la volontà dovrebbe essere quella di organizzare e strutturare le energie di tutti verso un obiettivo allargato.

Da questo presupposto si giunge a formulare Cultura Diffusa e quindi il Bando “Cultura2024”?
Assolutamente. Noi abbiamo lanciato nello scorso mese il Bando “Cultura2024” volendo comunicare alla città “ScottoJonno è aperto, venite!”. Veniteci a trovare e venite a proporci eventi o, aggiungerei, presentazione di libri, perché comunque vogliamo che sia elemento centrale, ed abbiamo registrato una risposta davvero straordinaria. Oggi, il 2 maggio, è la prima con la presentazione del libro di Orsola Severini, ma abbiamo già praticamente il calendario pieno fino a giugno. È un’adesione straordinaria e di questo siamo molto contenti.

Quale speriamo sia il target interessato e quali argomenti potrebbero essere attraenti?
Ci piacerebbe vedere qui più giovani. Io credo molto che si debba iniziare con il destrutturare l’idea che il libro sia un momento di solitudine con sé stessi e di riflessione. Deve evolvere, invece, nella concezione che possa diventare occasione di incontro e confronto, grazie anche ad eventi di presentazioni o dibattiti. Si puo’ andare al cinema, si può andare al teatro ma si puo’ anche andare alla presentazione di un libro. Il libro deve entrare nel circuito del divertimento e dell’intrattenimento delle famiglie. Oggigiorno è molto difficile il ruolo del genitore e non credo si possa continuare con l’affermazione secondo cui i ragazzi non leggono se non vedono i genitori con i libri in mano. I più giovani devono sapere, e glielo dobbiamo dire noi adulti, che esiste anche il libro. Nelle loro alternative di uscite, oltre al cinema, al pub o la pizzeria, il libro può porsi come un modo per stare insieme e condividere quel momento in cui si apre la mente e si viaggia insieme.

Non ci resta che aderire a questa proposta e seguire gli aggiornamenti del calendario di eventi programmati da ScottoJonno promossi sulle loro pagine social. Il prossimo appuntamento sarà giovedì 9 maggio alle ore 18 con la presentazione di “La Stamperia dei libri proibiti” (Casa Editrice La Valle del Tempo) di Valeria Jacobacci. Oltre all’autrice saranno presenti: lo storico Silvio De Majo, l’attrice Titti Pepi e le giornaliste Serena Cirillo e Rita Felerico.