Al Teatro Diana in scena “la sorella migliore”

RECENSIONE – Un drammatico intreccio familiare, in cui il destino della famiglia borghese, protagonista dello spettacolo, gioca tra segreti, silenzi e un passato insopportabile.
In questo caso l’elemento scatenante è il passato di uno dei tre fratelli, in una trama che ruota attorno a un incidente stradale avvenuto anni fa.

Lo spettacolo si apre con il colpevole ai domiciliari dopo anni di detenzione, ospitato dalla sua giovane sorella che lo ama incondizionatamente. In casa arriva poi l’altra sorella, la più grande, che propone di riaprire il processo per ridurre la pena residua. Nonostante sia stata l’avvocata di successo che ha difeso il fratello, emergono tensioni, diffidenze e strategie nascoste.
In contrasto agli umori dei tre si aggiunge la madre, che quando entra in scena si mostra serafica alle accese discussioni. Il crescendo passa quando si affronta l’azione assurda della sorella maggiore, che avrebbe potuto liberare il fratello molti anni prima. E’ il melodramma, come meglio non si poteva rappresentare, che consente infine che la colpa e le conseguenze si dissolvano in un abbraccio commovente.