PICCOLA CITTA’ TEATRO: prossimi spettacoli

NAPOLI – Al Teatro Eduardo De FilippoArzano ore 21.00, il 22 febbraio, in scena M’amma non m’amma, testi di M. Virgilio, E. Fiorito, G. Bucci, A. Longo; regia di Giuseppe Bucci; con Rosaria De Cicco e Anna Bocchino; Rassegna d’ innovazione “Tracce Dinamiche”

Quattro brani per voce di donna: La voce di Laura di Giuseppe Bucci ispirato a Voce Umana di Jean Cocteau, Il fatto più bello scritto da Massimiliano Virgilio, un estratto da Dieci di Andrej Longo e l’ultimo tratto da La Bibbia rovesciata di Elisabetta Fiorito. Un altro tassello nell’universo femminile di Rosaria De Cicco fatto di donne, di amanti, di madri che hanno composto il caleidoscopio di una delle interpreti più intense e versatili del nostro teatro, questa volta accompagnata dalla giovane e talentuosa Anna Bocchino.
1-2-3 marzo –  Sala Assoli 
Don Giovanni – del limite e della finzione
traduzione e adattamento di Antonio Piccolo
regia e musiche di Mario Autore
con Mario Autore, Anna Bocchino, Ettore Nigro, Antonio Piccolo e Federica Pirone.
assistente alla regia Giovanni Sbarra
scene Filippo Stasi
costumi Federica Del Gaudio
organizzazione Viola Forestiero

Pare che Molière avesse fretta di rimpiazzare il censurato Tartufo. Tenta allora un colpo da illusionista e ripresenta Tartufo ma gli cambia l’abito. Porta in scena di nuovo una feroce satira contro la doppia morale ma la traveste da denuncia: un giovane nobiluomo, sfrenato e libertino, viene punito dal cielo dopo l’ennesima sua nefandezza. Molière cerca in tutti i modi la strada giusta per non rendersi inviso al pubblico: punisce il dissoluto, lo fa redarguire in scena per mezzo di più d’un personaggio, eppure, ancora una volta, la sua posizione “illuminista” emerge chiaramente, per contrasto, dalla natura ironica e a tratti parodistica degli avvenimenti e la censura, inesorabile, torna ad abbattersi sull’opera del maestro che dopo una breve tranche di recite monche non verrà più riportata in scena.

Don Giovanni_ph. Nina Borreli

Perché tanto accanimento? Cosa c’era di tanto empio da far ipotizzare una scomunica? La risposta è tanto semplice quanto contemporanea ed è il motivo per cui si può riportare oggi in scena questo personaggio mitico e dannato. “Io credo che due più due fa quattro”, sentenzia Don Giovanni, rispondendo a Sganarello che gli domanda se creda al sovrannaturale. Nega l’esistenza di Dio e schiaccia tutta la realtà sul razionale, sulla calcolabilità. Un fiero illuminista ante litteram, non c’è che dire. Eppure, non siamo tutti noi oggi, dopo Nietzsche e tutto il novecento, nel mondo del cielo vuoto?

23-24 aprileTeatro Sannazaro 
Amore e altre bugie
in coproduzione con Mutamenti/Teatro Civico14
di Antimo Navarra
regia Roberto Solofria
con  Ilaria Delli Paoli, Viola Forestiero, Antimo Navarra, Ettore Nigro, Roberto Solofria
musiche Paky Di Maio
aiuto regia Anna Bocchino
costumi Alina Lombardi
scene Arianna Delfino
scenotecnica Nicola Bove
locandina e video Francesco Palladino
foto Raffaele Mariniello
Amore e altre bugie esplora i complicati intrecci amorosi di un gruppo di amici. In questo dramma comico, l’allegria delle feste si mescola alle rivelazioni dei cinque protagonisti: Roberta, Guido, Adele, Mario e Andrea. Durante la cena di Natale emergeranno conflitti e complesse dinamiche di coppia. Tuttavia, tra bugie, slealtà e doppiezze, i cinque amici si confronteranno con la verità, ma anche con la possibilità di redenzione