NAPOLI – Proseguono in Sala Assoli, gli appuntamenti con Il Sabato della Fotografia, format di successo di Pino Miraglia che, sabato 16 dicembre a partire dalle ore 11.30, presenta l’incontro con il fotografo Mario Spada e gli autori-editori de Ilfilodipartenope, Lina Marigliano e Alberto D’Angelo.
In questa occasione, sarà presentato Vado mutando il mio corpo nella terra di un paesaggio, un progetto nato dalla scelta degli editori di realizzare un libro sull’autoritratto con Valerio Magrelli e Mario Spada. Il testo di Magrelli è tradotto in francese da Oreste Floquet. Come tutti i progetti de Ilfilodipartenope, Vado mutando il mio corpo nella terra di un paesaggio è costruito come un teatro di carta, dove i libri non sono altro che spazi che accolgono un progetto: la tiratura è limitata (200 esemplari numerati e firmati).
L’incipit è una poesia minore di Paul Valery del 1924, Quartina p[er] foto: da questa poesia, Valerio Magrelli – uno degli autori di punta del Ilfilodipartenope, proprio perché uno dei maggiori poeti visivi viventi – prova a leggere i segni lasciati dal tempo sul suo viso in maniera ironica e irriverente: nasce così Ritratto di un autoritratto. A fare da contraltare alla scrittura di Magrelli, gli editori e autori del progetto hanno scelto il lavoro fotografico di Mario Spada che ha raccontato il suo autoritratto in Ritrarsi. Le fotografie all’interno del libro non sono fotografie stampate ma fotografie conservate.
«Nello spazio di un libro due artisti si raccontano. Sono di spalle, non si vedono, non si ascoltano e non si parlano. Lo scrittore si autoritrae con le parole e attraverso esse evoca immagini. Il fotografo si autoritrae attraverso i suoi paesaggi per riflettersi».
In Sala Assoli, fino al 𝟳 𝗴𝗲𝗻𝗻𝗮𝗶𝗼 è ancora possibile visitare la mostra Dino Fracchia- Fotoreporter – 𝙨𝙤𝙘𝙞𝙚𝙩𝙖’ 𝙚 𝙘𝙤𝙣𝙩𝙧𝙤𝙘𝙪𝙡𝙩𝙪𝙧𝙖 𝙣𝙚𝙡𝙡𝙚 𝙞𝙢𝙢𝙖𝙜𝙞𝙣𝙞 𝙙𝙞 𝘿𝙞𝙣𝙤 𝙁𝙧𝙖𝙘𝙘𝙝𝙞𝙖 1975/1995.
Il prossimo appuntamento con il Sabato della Fotografia è previsto il 30 dicembre ore 11.30: al centro dell’evento, la presentazione del libro Terra nera – Identità e territorio vesuviano di Pino Miraglia (ed. Artem).
Mario Spada nasce nel 1971 a Napoli, dove vive e lavora. Alla fine degli anni ‘90, intraprende un intenso lavoro sulla microcriminalità nel capoluogo partenopeo, che approfondisce negli anni, mostrando i lati più oscuri e intimi appartenenti alle frange più povere e alle subculture della città. Premiato al Festival internazionale della fotografia di Savignano nel 1999, nel 2001 inizia a collaborare con l’agenzia Contrasto e vince il premio Canon Giovani fotografi con un reportage sui Mastiffs: uno dei gruppi ultras del Napoli. Nel 2004 espone a New York il progetto Oxymora, che gli scatti in bianco e nero su Napoli. Lo stesso anno lascia Contrasto e inizia a lavorare come freelance. Nel 2006, partecipa al volume Made in Italy, edito da Trolley Ltd e fonda il LA.NA., spazio indipendente di “produzione e dimostrazione” a Napoli, curando le seguenti mostre di fotografia: Made in Italy, Tracce di Gomorra, Pornoland, Burma Tales, My Exodus. Nel 2007 partecipa come fotografo di scena al film Gomorra e, con la stessa serie di foto, riceve nel 2009 la Medaglia d’oro per il colore della dodicesima edizione di CliCiak. Da questa esperienza nasce la pubblicazione Gomorra on set, pubblicato da Postcart edizioni. Nel 2012 esce nelle sale Napoli 24, un film plurale, è autore insieme a Paolo Sorrentino, Bruno Oliviero e Pietro Marcello tra gli altri, realizzando uno dei 24 corti che raccontano la città. Nel corso degli anni ha realizzato numerosi reportage e lavorato come fotografo di scena su film quali Capri Revolution di Mario Martone. Più recentemente per il museo Madre di Napoli ha realizza una videoinstallazione editando 92 fotografie dall’archivio fotografico rinvenuto dopo 50 anni del film 81/2 del fotografo Paul Ronald, in omaggio al regista Federico Fellini per il centenario della sua nascita.
Ilfilodipartenope è una piccola casa editrice artigiana fondata da Lina Marigliano e Alberto D’Angelo nel 2003 a Napoli con l’obiettivo di dar vita ad un luogo di ideazione e progettualità editoriale in cui il lavoro artigiano non fosse inteso semplicemente come riabilitazione della manualità ma anche come coscienza di tutti i partecipanti al progetto complessivo. Piccoli libri in cui la fragilità e l’essenzialità minimalista sono valori da comunicare, ognuno con carte, cuciture, frammenti, scrittori, artisti, poeti, artigiani diversi, ma sempre libri da costruire con la condivisione di chi partecipa al progetto, così il libro da opera individuale diventa opera comune, luogo di incontri di perizie artigianali e artistiche.
Per 𝗶𝗻𝗳𝗼: +39 345 2204383 e + 39 345 4679142, anche whatsapp (feriali 10-13 e 16-19), info@casadelcontemporaneo.it – www.salaassoli.it