A Villa di Donato Enrico Pieranunzi in Piano Solo Unlimited

NAPOLI – Dopo il successo ed il tutto esaurito per la Lectio Concertata, Perché ci piace il jazz. Influenze e contaminazioni, tenuta da Giuseppe Sacchi al pianoforte, lo scorso 4 ottobre, l’inaugurazione della rassegna progetto speciale, No Border Jazz di Villa di Donato avviene con un artista tra i più noti ed applauditi del panorama internazionale: Enrico Pieranunzi, in Piano Solo Unlimited, venerdì 20 ottobre 2023, ore 21.00.

Primo di otto appuntamenti, all’interno della rassegna No Border Jazz, che attraverseranno tutta la stagione, fino al 24 maggio 2024.
Di Enrico Pieranunzi è stato scritto: “dà voce al desiderio di superamento del confine interpretativo […] si prende la libertà di interpretare se stesso”.
Classe, eleganza, immaginazione sono gli ingredienti di un’esperienza sonora, che riesce a catturare appassionati, e non, di ogni genere musicale.
È un mondo musicale intenso e personalissimo quello di Enrico Pieranunzi, che da tempo si è guadagnato il favore e la simpatia del pubblico e della critica internazionale.
Enrico Pieranunzi è un musicista eclettico e virtuoso, il suo Piano Solo Unlimited testimonia una grande padronanza tecnica, una conoscenza enciclopedica di diversi repertori (dalla classica al blues, dal barocco al jazz, dalla contemporaneità americana a quella europea), maestria e versatilità interpretativa, il genio e la creatività dell’improvvisazione, in un fluire di musica, che va oltre i confini dei generi musicali, e trascina il pubblico con grande empatia.
Pieranunzi in Piano Solo Unlimited è un’avventura musicale da seguire nota dopo nota.
Enrico Pieranunzi è una figura iconica nel mondo del jazz, noto per la sua straordinaria carriera ed un innato virtuosismo al pianoforte. Nato a Roma nel 1949, ha lasciato un’impronta indelebile nella storia della musica.
In Piano Solo Unlimited si passa da una canzone di Gershwin ad una composizione di Scarlatti, da un blues ad un brano da lui composto, autobiografico e non, capace di raccontare un cunto conclusus.
È stato scritto di lui: “Enrico Pieranunzi immette nuova linfa nel jazz contemporaneo” (Ray Spencer, «Jazz Journal»), “Il più lirico e fantasioso tra i pianisti di oggi” («All about jazz»), “Tra i migliori pianisti del mondo” («The Wall Street Journal»).
Enrico Pieranunzi è musicista tra i più versatili della scena musicale europea: nella sua particolarissima avventura sonora jazz e classica convivono, fin dall’inizio e nella sua ricchissima cdgrafia (più di 80 cd), innumerevoli le collaborazioni prestigiose con Chet Baker, Paul Motian, Charlie Haden,  Marc Johnson  e Joey Baron ma anche un cd in duo con Bruno Canino (Americas) e lavori incentrati su Scarlatti, Martinu, Gershwin (quest’ultimo in trio con suo fratello Gabriele al violino e con Ganriele Mirabassi al clarinetto).
Blues, barocco, altre intersezioni e commistioni in un’attività eclettica in cui pianismo, composizione e arrangiamento sono inscindibilmente intrecciati, e lo si ricorda anche come autore di colonne sonore cinematografiche e teatrali.
È l’unico musicista italiano ad aver suonato e registrato più volte nello storico Village Vanguard di New York.
Tra i numerosi riconoscimenti per la sua attività musicale ricordiamo le tre affermazioni (1989, 2003, 2008) come miglior musicista italiano nell’annuale referendum “Top Jazz” della rivista «Musica Jazz», il “Django d’Or” francese (1997) come miglior musicista europeo, l’”Echo Award” 2014, in Germania, come “Best International Piano Player” e il premio “Una vita per il jazz” assegnatogli ancora nel 2014 dalla rivista «Musica Jazz».
Parecchie sue composizioni sono diventate veri e propri standard suonati e registrati da musicisti di tutto il mondo, e sono state pubblicate nei prestigiosi «New Real Book» statunitensi, tra queste Night Bird, Don’t forget the poet, Les Amants, Fellini’s Waltz, Je ne sais quoi, Trasnoche, Coralie.
Il suo originale linguaggio musicale è stato oggetto di numerose tesi di laurea o di dottorato, in Italia e all’estero.