NAPOLI – Al Teatro Sala Assoli, dal 12 al 16 aprile, debutta “Sogno da una notte di mezza estate” la più famosa opera di argomento comico scritta da William Shakespeare.
Dal 1595 è stata rappresentata sul palco e sul grande schermo più volte: dalle versioni di Peter Brook e Luca Ronconi alle strisce di Corto Maltese, Dylan Dog e di Alan Ford, dalle pellicole di Max Reinhardt e di Michael Hoffman alla citazione dei Beatles, la celebrazione del testo shakesperiano non si è mai fermata. Al Bardo e al suo mondo si ispira “Sogno da una notte di mezza estate” che debutta in prima assoluta in Sala Assoli.
Ma la primavera di Sala Assoli continuerà, nel solco del claim di questa stagione, “Coltivare Arte”: nei prossimi giorni seguiranno altri appuntamenti, tra musica, fotografia e arte contemporanea.
Per questa particolare messa in scena, l’accesso in sala sarà riservato a un numero limitato di spettatori. Il lavoro andrà in scena mercoledì 12 alle ore 19; giovedì 13, venerdì 14 e sabato 15 aprile alle ore 20:30; domenica 16 alle ore 18.
Nell’adattamento, che resta fedele al linguaggio shakespeariano, il “Sogno” segna l’incontro tra gli attori e il pubblico, tra chi racconta e chi ascolta. Attraverso il testo del Bardo, la commedia racconta il mondo del teatro e le sue dinamiche.
Sparno torna ad adattare e dirigere un testo di Shakespeare dopo 9 edizioni di “Tempesta”, andato in scena in siti culturali come il Castel dell’Ovo e archeologici come Cuma, teatri nazionali come il Teatro Mercadante, in luoghi naturali o site specific come la Valle delle Neviere sul Monte Faito e in città come Torino, Lodi, Treviso.
«Protagonisti di questo “Sogno” – spiega il regista – sono i “guitti”, gli attori superbamente descritti da William Shakespeare, punto di contatto fra mondo umano e mondo magico.
Nella notte della commedia, forse la notte di San Giovanni, in una foresta, lo scontro fra maschile e femminile, fra resa e attacco, al lume del chiar di luna, diventa tempo di anarchia dei sensi, ambiguità e visioni, mentre gli spiriti volteggiano liberi fra i boschi facendo smarrire la giusta via ai viandanti.
È un lavoro segreto quello degli attori. Gli attori ci conducono per mano attraverso il buio, ci danno il coraggio di attraversare la notte, ci invitano a sognare con loro, per un breve ma significativo lasso di tempo.
“Sogno”, che potremmo definire secondo la nostra tradizione di “inizio estate”, è un cerchio magico, una O di legno, un indegno palcoscenico, dove gli spettatori possono assistere a un lavoro segreto, a una nascita, per un nuovo risveglio».
Per informazioni circa l’acquisto del biglietto è possibile contattare il botteghino ai numeri: 3319682328