“Brividi d’Estate al Castello”: il Maschio Angioino palcoscenico d’eccezione

NAPOLI – Ha avuto inizio ieri 5 settembre la rassegna Brividi d’Estate al Castello, un progetto che prevede quattro giorni fatti di teatro ed emozioni sulla straordinaria scena del Maschio Angioino.

Il progetto è stato organizzato da il Pozzo e il Pendolo nell’ambito di Estate a Napoli 2018 e, sotto la direzione artistica di Annamaria Russo, seguirà il filo rosso dei libri più amati dal pubblico per far rivivere quelle storie in un luogo che è pregno di storia. «Il Maschio Angioino di Napoli – ha affermato Annamaria Russo – ha la decadenza solenne di un anfiteatro, ha secoli di storie incise nelle pietre, che si possono ascoltare solo quando c’è silenzio, quello vero. E allora perché non provare a farlo riecheggiare di emozioni quel silenzio? Perché non illuminare gli scorci che ci piacciono di più, tirando fuori dagli scaffali i libri che hanno segnato il passo degli anni?»

Il programma

La rassegna è stata inaugurata ieri da “Cent’anni di solitudine” di Gabriel Garcìa Màrquez e proseguirà venerdì 7 alle 21:00 con “Vipera” di Maurizio De Giovanni. Siamo nel 1932 e Vipera è il nome d’arte della prostituta più bella di Napoli, Maria Rosaria Cennamo, che viene trovata morta in una stanza del “Paradiso”, il bordello più famoso della città. Al commissario Ricciardi, che ha il dono di vedere i morti e parlare con loro, viene affidato il compito di individuare l’assassino tra unja folla di personaggi mossi dai due sentimenti che sono all’origine di ogni delitto: l’amore e l’odio.

Sabato 8 alle 21:00 si proseguirà con lo spettacolo “La Medea di Portamedina” di Francesco Mastriani. Siamo nel 1793 e la protagonista è Coletta Esposito, una giovane popolana di via Portamedina che uccide la sua bambina neonata e ne getta il corpicino sul sagrato della chiesa dove si stanno celebrando le nozze dell’uomo che avrebbe dovuto sposarla. Il suo terribile delitto, che richiama alla tragedia greca, farà sì che la donna venga ribattezzata Medea di Portamedina dal popolo, un soprannome con cui la banalità del male acquista un accento epico.

Infine, domenica 9 alle 21:00 sarà in scena “Il vecchio e il mare” di Ernest Hemingway, storia di un uomo, un vecchio pescatore, e della sua epica battaglia contro un pesce. Una battaglia che è in realtà quella di tutti gli uomini contro la vecchiaia e contro la morte, una battaglia dalla quale l’uomo non può che uscire sconfitto anche quando vince, perché in realtà non trionfa mai del tutto. Insomma la storia di una sconfitta, ma comunque una storia di speranza.

Il costo del biglietto è di 16 euro. Sono previste formule di abbonamento a due o tre spettacoli. Per ulteriori informazioni si può telefonare ai numeri 0815422088 e 3473607913. Per prenotazioni online consultare il sito www.ilpozzoeilpendolo.it.