Il mito di Partenope e le donne del teatro napoletano

Le donne hanno sempre avuto un ruolo importantissimo nella storia e nella tradizione partenopea. Basta pensare al mito fondativo della città di Napoli. Secondo la tradizione, la  morfologia della città fu disegnata dalle ceneri della sirena Partenope.

Dalle origini della sua tradizione, Napoli ha riservato un posto importante alle figure femminili, dando i natali a donne famose che hanno lasciato un’impronta significativa nella storia della città. Non si può parlare delle donne di Napoli, senza citare lei: Matilde Serao. La scrittrice e giornalista che fondò il giornale “Il Mattino“, ancora oggi un quotidiano molto letto. Nel cartellone 2018, il teatro Stabile di Napoli, ha dedicato a questa donna talentuosa, una rappresentazione in tre atti chiamata “Matilde Serao e il ventre di Napoli“, in scena al Ridotto Mercadante fino al 18 marzo 2018.

Parlando delle donne di Napoli, non si può non menzionare Sofia Loren, una delle più celebri attrici della storia del cinema vincitrice di vari premi e riconoscimenti, tra cui l’oscar come migliore attrice per il film “La Ciociara“.

Titina De Filippo e le altre donne del teatro napoletano 

Titina De Filippo, figlia d’arte di Eduardo Scarpetta e Luisa De Filippo, è stata forse l’attrice del teatro napoletano più famosa di tutti i tempi. Calcò il palcoscenico già da bambina interpretando alcuni ruoli maschili nella compagnia del padre. Nel 1917 fu scritturata da Vincenzo Scarpetta insieme ai fratelli Eduardo e Peppino. Famosa la sua recitazione in “Napoli Milionaria” e “Filumena Marturano“. La sua ultima apparizione fu nel film “Ferdinando I re di Napoli“.

Altra attrice famosissima ad aver calcato la scena napoletana fu Luisa Conte. Cominciò a recitare molto giovane per aiutare economicamente la famiglia. Partì per l’America con Nino Veglia, e qualche tempo dopo fu scritturata da Eduardo De Filippo con cui riuscì ad esprimere a pieno il suo potenziale di attrice. Storico volto della versione teatrale di “Miseria e Nobilità“, riuscì a ritagliarsi uno spazio anche in televisione.

Pupella Maggio, nome d’arte di Giustina Maggio, è stata anch’essa figlia d’arte. Il padre era il capocomico Domenico Maggio detto Mimì e la madre l’erede del circo “Carro di Tespi”. Esordì nella compagnia scarpettiana interpretando il ruolo della bambola di pezza in “La Pupa Movibile“.

Anche Isa Danieli ha fatto parte della compagnia di Eduardo De Filippo. Ha lavorato con Nino Taranto e Roberto De Simone nell’opera teatrale “La gatta cenerentola“. Ben presto si è affacciata alla settima arte e alla tv recitando con registi tra cui Ettore Scola, Giuseppe Tornatore e Lina Wertmüller.