Oltre ad essere il titolo della celebre canzone di Cinquegrana e De Gregorio del 1895, l’espressione ‘Ndringhete-Ndrà è, come direbbero i linguisti, onomatopeica, ossia riproduce un suono, una strimpellata della chitarra o del mandolino, è soprattutto un segnale di riconoscimento del patrimonio canoro napoletano.
E dunque ‘Ndringhete-ndrà – questo gioco vocale – è diventato il titolo di uno spettacolo che attinge al repertorio della Napoli di ieri e della Napoli di oggi.
E consente di raccontare curiosità sulle melodie in programma ma anche episodi legati a questo o a quell’autore, a vicende singolari della città stessa.
Ecco perché accanto al protagonista – il Tenore Carmine De Domenico – questo concerto/spettacolo prevede un narratore, Antonio Lubrano (già autore, peraltro, di spettacoli di varietà) ed una attrice-cantante, Lalla Esposito che arricchisce il discorso con momenti di prosa.
Oltre che una coppia di ballerini per l’interpretazione coreografica di certi “ndranghetendrà”…
Le canzoni, che sono ovviamente il piatto forte dello spettacolo, propongono la Napoli che ci portiamo da sempre nel cuore – da E spingule francese a Era de maggio, Dduje paravise, da Dicintencello vuje a Passione – e quella Napoli che viviamo e respiriamo attualmente – da Desiderio a Indifferentemente, da Malafemmena a Funiculì Funiculà.
Uno spettacolo tutto da godere, tra musica, ballo, racconti ed aneddoti.
PECCHÈ ‘NDRINGHETE-NDRÀ
Variazioni sulla canzone napoletana proposte da Antonio Lubrano
Carmine De Domenico e Antonio Lubrano
Lalla Esposito
Carmine Terracciano – chitarraEnzo Grimaldi – fisarmonicaDomenico Monda – percussioniSasà Brancaccio – contrabbasso
Giovanna Rosano
Spettacolo in abbonamento