Al Napoli Teatro Festival Italia, giovedì 29 e venerdì 30 giugno (ore 22.00) al Cortile delle Carrozze di Palazzo Reale, in scena per la Sezione Osservatorio, RIA ROSA, il viaggiodi Rosario Sparno, con Antonella Romano, Rino De Masco e Rosario Sparno, protagonisti dell’allestimento che trae ispirazione dalla vita straordinaria e rivoluzionaria della chanteuse Maria Rosaria Liberti.

Lo spettacolo diretto da Rosario Sparno, con le musiche di Giosi Cincotti, le installazioni di Antonella Romano e i costumi di Alessandra Gaudioso, è un varietà brillante, un viaggio in musica che parte da Napoli e giunge a New York, incrociando le note biografiche di Maria Rosaria Liberti. Sciantosa del Cafè Chantant, nel 1915, a 16 anni, la Liberti debutta col nome di Ria Rosa ed è subito contesa dagli impresari per la voce scura e teatrale. Nel 1922 va in tournée a New York: è la prima artista italiana a vestirsi da uomo, nella sua storica interpretazione di Guapparia. Fonda una compagnia e allestisce sceneggiate su problemi sociali come quello delle ragazze madri.

Dal 1933 emigra ufficialmente in America, dove prende posizione in difesa degli anarchici Sacco e Vanzetti. Antifascista e femminista ante litteram, Ria, la nonna delle femministe, canta per affermare la libertà di fumare, ballare, vestirsi e truccarsi delle donne contravvenendo al moralismo del tempo che vede la donna relegata nel ruolo di madre e moglie devota.

Tante sono le sciantose napoletane negli anni del varietà e del café chantant, tante diventano famose in America, ma poche di queste con i loro spettacoli gettano le basi per un’idea di donna più moderna. Lo spettacolo, prodotto da Le Nuvole – Casa del Contemporaneo, inizia con ‘A risa’, rielaborazione di un brano afro-americano che segna l’era del disco a Napoli, primo esempio di contaminazione tra repertori di musica napoletana e americana. La musica attraversa lo spettacolo come un tappeto sonoro di emozioni: le elaborazioni di Giosi Cincotti utilizzano sonorità originali adattando per pianoforte l’arrangiamento orchestrale, ma giocano anche con sonorità che vanno dal tango al blues, dalla macchietta al jazz.

“Ria Rosa” ci accompagnerà in questo viaggio in note che termina negli anni ‘40, quando decide di lasciare per sempre l’Italia fascista, si trasferisce a New York e idealmente la musica napoletana ha compiuto un definitivo passo verso l’integrazione.  Lo spettacolo racconta questo straordinario periodo storico di grandi cambiamenti, collocandolo in una cornice contemporanea, per osservarlo con occhi nuovi, per sentirlo vicino, molto più di quello che immaginiamo.