L’amore folle e clandestino tra lo sposato ultra-trentenne Verlaine e il giovanissimo Rimbaud si consuma tra oppio, alcool, sesso sfrenato e sangue, mentre l’inquietante poeta dark Lautréamont – che nell’indifferenza generale crea il primo archetipo del surrealismo – si consuma in una disperata, incompresa solitudine. La sua fine prematura s’intreccia alla scalata dei “poeti maledetti”, in un abbraccio tenero e mortale tra una vita che finisce e molte altre che decollano, pronte però a schiantarsi presto contro i muri borghesi del tempo. Ricostruendo uno spaccato d’epoca che ha lasciato per sempre il segno, lo spettacolo dà vita a una storia di gioia creativa, sesso disinvolto e scomposto dolore, mettendo in vetrina eros e thanatos, splendore e squallore.