Lo spettacolo si rivela nella sua forma più popolare e la “chiammata” numerica è affidata al personaggio di una anziana signora che con la saggezza popolare mescola al gioco la sua storia.
Coinvolge i presenti e li rende complici di una spettacolarità che per quanto legata alla fantasia della scrittura e perfettamente riscontrabile nella realtà.
Al discorso del gioco, come puro e semplice divertimento, che è essenzialmente alla base di tutto, si unisce il discorso sulla tradizione e sul recupero linguistico-dialettale originario della tombola.
La tombola infatti nasce come momento di forte aggregazione collettiva ed ha delle regole formali che possono variare a seconda delle esigenze o dei casi.
Difatti risulta essere un gioco abbastanza libero che non vieta la partecipazione ai bambini e perciò fonde nella stessa regola sia l’universo dell’adulto che quello dell’infanzia.