Pirandello, Viviani, Totò, Moscato. Un premio Nobel e tre mostri sacri della scena teatrale, tutti e quattro figli dello stesso sud. Cesellatori ineguagliabili dei rispettivi dialetti, lingua per eccellenza dell’espressione dell’anima popolare.
Benedetto Casillo, figlio genuino di Napoli, attore dalla lunga e intensa carriera (da Petito a Scarpetta e poi a Beckett, Ruccello e Moscato) si avvicina a questi straordinari autori con umiltà e rispetto, per assimilarne la linfa e restituirla poi in scena con la sua cifra di interprete, fatta di sobrietà e misura.
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