La donna che avremo davanti si discolpa e racconta la sua versione dei fatti. I miti, le leggende e le favole nascono con degli scopi. E così anche la storia di Medea, come lei ci rivelerà, è nata per esigenze più grandi.Medea ci appare inizialmente attraverso le parole di Euripide, che la dipinge come la strega sanguinaria che tutti conosciamo, decisa a vendicare l’onore tradito.Una volta “accontentato”il pubblico che vuole vedere l’assassina, una volta toltasi la maschera, essa stessa ci prenderà per mano, accompagnandoci nella grotta (luogo fisico quanto metafisico) nella quale si nasconde da secoli dagli occhi indiscreti, nella quale può togliersi la maschera che il mito le ha calcificato sulla pelle del volto, dove può morire alla favola e rinascere alla sua vita interiore reale, come il passaggio che dalla vita alla morte separa il mollusco dalla sua corazza, la conchiglia.