La guerra fra Palestina e Israele rivive in questa piece tragicomica, nella quale viene raccontata la difficile convivenza tra il palestinese Nassur e l’israeliano Shlomo. All’interno di una fantomatica stazione conta anime, situata proprio sulla Striscia di Gaza, i due protagonisti svolgono per i rispettivi governi un sinistro lavoro, sotto lo sguardo (poco) attento di Bob, un soldato dell’ONU: tenere il conteggio delle persone morte a causa della guerra, ridotte ormai a semplici numeri utili alla propaganda dei rispettivi governi. La monotonia quotidiana, scandita da conteggi e litigi per le cose più futili, è rotta solo dall’arrivo di Ilaria, una giornalista italiana infarcita di propaganda sionista, e dall’irruzione di Aliya e Omar, che portano sulle spalle il peso di troppe morti. L’orrore della guerra raccontato attraverso umorismo nero e risate, ma anche con profonda umanità. Un messaggio pacifista, condivisibile e mai banale.