Uno spettacolo dei Gordi, compagnia residente del Parenti, al loro quarto lavoro dopo Sulla morte senza esagerare, Visite e Pandora. Una veglia funebre: la bara aperta, alcuni paramenti e qualche visitatore. Nei rituali la morte deve sembrare un riposo, il defunto ancora presente, il dolore unanime e la cerimonia aderente alle ultime o presunte volontà. Ma queste premesse s’infrangono sempre contro le diverse verità dei congiunti, gli imprevisti, l’impaccio e i differenti modi di affrontare un lutto. Così la cerimonia diviene un’ultima tragica commedia della vita. Note a margine sono quei gesti e quelle paro-le dedicate a chi ormai non c’è più. Sono ogni sconfinamento o smarginatura che tenta di comprendere l’incomprensibile; sono metafora di quella sensazione profondamente umana di essere parte di una storia senza contorni che ci precede, ci accompagna e non finisce con noi.