Prendendo spunto dal colpo di stato in Cile, di cui lo scorso anno correva il cinquantesimo anniversario, e guardando con preoccupazione a quanto sta accadendo a due passi dai nostri confini, A Testa Alta vuole essere un invito alla resistenza contro chi impone un’unica e sola verità e al contempo un’occasione di confronto tra i diversi linguaggi musicali e letterari della scena internazionale.
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