Con Il grande vuoto, Fabiana Iacozzilli torna al REF per concludere la sua Trilogia del vento, inaugurata con La Classe e proseguita con Una cosa enorme.
Quattro quadri raccontano il lento dissolversi di una famiglia: una coppia di anziani, una figlia e sua madre malata di Alzheimer, una badante, ciò che rimane in una casa della nostra esistenza, delle vite che finiscono lasciando solo vestiti, coppe, cartoline, calamite e fotografie pronte ad essere inscatolate e portate via per sempre.
Con la sua scrittura ancorata al teatro di figura, la potenza visionaria delle sue macchine sceniche, Iacozzilli torna a perlustrare le zone d’ombra della nostra esistenza, a raccontare le nostre aspirazioni, i nostri sogni e i loro fallimenti, la fragilità, la forza e tutta l’energia che ci rende umani.