Sono non so chi
Muoio non so quando,
Sono sorpreso di essere così felice.
La creazione di Jeanne Candel si sviluppa attorno alla figura della sacerdotessa orfica Baùbo e del suo incontro con Demetra. Da questo mito, le opere di Heinrich Schütz e altri materiali, Candel e il direttore musicale Pierre-Antoine Badaroux compongono una “passione per l’oggi” dove musica e teatro si intrecciano, nell’esaltazione dei motivi del desiderio e della spinta alla vita, ovvero ’arte del non essere morti’. La logica compositiva è quella del sogno, ‘l’interiorità del disordine passionale’, ‘la vita dell’inarticolato’, la cui energia misteriosa rende ancora possibile l’esistenza.