
Mi sono sempre chiesta la ragione di quella meticolosa ossessione con cui Beckett seguiva personalmente le richieste di messa in scena, e/o del suo dedicarsi a seguire “ciascuna traduzione ” dei suoi testi nelle varie lingue. Nel mondo. Non era facile avere i suoi “permessi” ufficiali.
Dunque quando con Carlo Quartucci, un Beckettiano antesignano e “doc”, ci siamo trovati a essere invitati al Primo INTERNATIONAL BECKETT’S FESTIVAL a l’Aja nel 1992 (il primo dopo la sua morte del 1989) con “primo amore”, 7 Dramaticules + 7 Città Sceniche come Intermezzo: Passi/tritte, Non io, That’s time, Ohio impromptu,Berceuse, Piece of monologue, Catastrophe…Abbiamo seguitato a scoprire tantissimo!!!
E io ho seguitato a viaggiare…in Beckett e nella “parola Beckettiana” e a scoprire ancora e ancora in Beckett…e Dondolo è sempre stato ed è tutt’oggi al centro di tutto.
Oggi, qui, a Napoli, dialogando sulla Drammaturgia scenica dei “dramaticules” che premono artisticamente a Laura Angiulli in un suo “impellente ” desiderio…di Beckett, e certo insieme a Gabriele Frasca, un vero esperto beckettiano, mi si impone una chiarezza importantissima. Io non rifarò il beckett di berceuse de l’Aja…già fatto e che conosco benissimo.
Ma “Mi e Vi offro”, una nuova follia/scoperta Beckettiana : la “cadenza” della sua parola. Quella che mi ha sempre “risuonato” per anni…! E mi ha fatto scoprire oggi che le sue parole “quelle parole che cadono, si baciano”…in tutte le lingue siano esse state tradotte e messe in scena. Sì…è questa scoperta ultima che offro ” in primizia” a me stessa…e a Galleria Toledo e a Laura.
Dunque per questo “viaggio alla scoperta viva della cadenza e del baciarsi” della parola Beckettiana : con i suoi ritmi, pause, lingua, silenzi, vibrazioni, suoni dei fogli di carta che cadono insieme alle frasi…perché è lì in quel momento e movimento del foglio in cui ” rubiamo la parola dal foglio scritto ” e la facciamo volare mentre cade dal foglio e dalla bocca…messa su carta dal Grande Irlandese, segretario di Joyce e che amava lavorare alla sua scrivania, infilandosi nelle sue pantofole….È lì , in quel momento, che le parole “cadono e si baciano…: cadendo”… insieme ai fogli su cui “esse scritte riposano da tempo”…È in quel momento…in quel confronto e vita scenici e drammaturgici che noi gli doniamo…che nasce una indivisibile e unica fratellanza. commovente. emozionante…. tra le parole suonanti, cadenti, bacianti.
Seduta su una sedia… con un leggio…i fogli scritti che cadono e volano con le parole di Beckett…E non ha importanza che sia una Sedia a Dondolo… saranno il Corpo dell’Attore Tatò, la sua Voce, e le Parole di Beckett…che costruiranno scenicamente e faranno apparire Donna sulla sedia a Dondolo Rockaby Berceuse…e che dondoleranno…e in cadenza si baceranno…insieme a tutti quei “Viaggiatori Sensibili” presenti. Tali invito ad essere tutti .