Al centro del lavoro l’espropriazione del sé e del raggiungimento dell’estasi come piacere dell’anima e massimo culmine della contemplazione. Possibile causa naturale dell’uomo, esaltato, rapito, totalizzato, come nella filosofia di Plotino. Un progetto coreografico in cui si conciliano le atmosfere dei film di Dario Argento e gli effetti della sostanza psicoattiva dell’MDMA. Il corpo intanto provoca, soffoca, stringe e stimola in una danza capace di raccontare un mondo di follia e solitudine.