Se voglio figli o meno è un segreto che nascondo a me stessa: è il più grande segreto che nascondo a me stessa.
Sheila Heti
Una donna si chiede cos’è che la trattiene dal mettere al mondo un figlio. Non si tratta di un monologo, ma di una strana specie di dialogo, sospeso tra dimensione assembleare e gioco con il caso. Di fronte alle domande più difficili si rivolge alle persone in sala a cui è stato dato un piccolo telecomando con cui rispondere ai suoi quesiti. Le risposte si materializzano a ritmo incalzante su uno schermo sospeso sulla scena in un oppressivo codice binario: tutto è sì, oppure no, tutto è bianco, oppure nero. Tra immedesimazione e giudizio si proiettano sul testo una serie di interrogativi intimi e comuni su temi da sempre controversi.