La Scuola per Attori e Registi del Teatro Nazionale alla Biennale Teatro 2025

NAPOLI – La Scuola per Attori e Registi del Teatro Nazionale di Napoli, diretta da Arturo Cirillo alla Biennale Teatro di Venezia con la “mise en lecture” di Orge per George

Il testo del giovane drammaturgo Athos Mion vincitore della Biennale College Drammaturgie 2024

Il drammaturgo Athos Mion

Importante esperienza quella che ha visto protagonisti alla Biennale Teatro 2025 di Venezia, i 14 allievi attori del primo anno del corso di recitazione della Scuola per Attori e Registi del Teatro di Napoli-Teatro Nazionale diretta da Arturo Cirillo, che il 3 e 4 giugno scorsi hanno presentato alla Sala D’Armi E della Biennale la “mise en lecture” di Orge per George, il testo del giovane drammaturgo Athos Mion, vincitore della Biennale College Drammaturgie 2024.

Su invito della Biennale al direttore della Scuola di curare la “mise en lecture” del testo di Athos Mion, d’intesa con la direzione e con la collaborazione dello stesso autore, Cirillo ha scelto di affidare lo studio su questo testo ai 14 allievi attori al primo anno del corso della Scuola.

«Quando sono stato invitato a curare la mise en lecture di questo testo per la Biennale Teatro 2025 – ha dichiarato Cirillo – sapevo che a maggio mi ero riservato un tempo per stare con i giovani allievi del primo anno del corso triennale di recitazione del quale da qualche mese mi è stata affidata la direzione. Mi è sorta naturalmente l’idea di mettere insieme queste due situazioni: quindi di far lavorare i quattordici allievi del corso dinsieme al due allievi registi (che in questo caso avranno funzione di assistenti e tecnici del suono e delle luci) su questo testo». «Mi stimolava molto – sottolinea ancora il direttore – l’idea di far interpretare il testo di un giovane drammaturgo che racconta con linguaggio esplicito e crudo, ma anche ironico, un’educazione sentimentale e sessuale di una generazione, da allievi attori di quella stessa generazione. Quattordici ragazzi e ragazze per raccontare le visioni, i sentimenti e le perversioni di una coralità di giovani anime che si perdono, si ritrovano e ancora si perdono, nella incessante ricerca dell’amore».

«Il tutto – precisa Cirillo –  sostenuto dal Teatro Nazionale di Napoli con la collaborazione di Marche Teatro, i due teatri con i quali collaboro da molti anni, e che si sono resi disponibili e felici di supportare quest’idea».

 

Orge per George

Il testo parla di un ragazzo che va a un’orgia per trovare George, l’amore della sua vita. Un’orgia che si costruisce attraverso scene giustapposte, in cui il protagonista incontrerà perversioni, droghe, animali, amiche, nemici, amanti, consigli, sofferenze, consapevolezze. Esiste un mondo sotterraneo di luoghi, di situazioni, di parole che sfuggono dalla narrazione condivisa. Una volta che si esce da una narrazione preesistente ci si scontra con la difficoltà di costruirne una.
Così, nel suo viaggio, il nostro eroe attraversa un percorso che non solo cambia il suo status, ma che mette in discussione la nozione stessa di status. Il problema non è più la dicotomia della scelta ma la problematizzazione della domanda che sta a monte: perché devo scegliere? L’obiettivo è quello di decostruire la narrazione partendo dal desiderio, dalle perversioni, dalle ferite, dai complessi e dai corpi di chi racconta.

Orge per George
testo Athos Mion
mise en lecture Arturo Cirillo
con Giulia Alfano, Pietro Carfi, Carla D’Avino, Francesco De Fusco, Marco Filosa, Nicole Focacci, Emma La Marca, Fiamma Leonetti, Sara Marzullo, Antoni Pezone, Anna Pimpinelli, Gabriele Romagnoli, Gerardo Sirico, Lorenzo Vacalebre

(Allievi della scuola del Teatro di Napoli – Teatro Nazionale)

 

con la collaborazione artistica di

Annalisa D’Amato, Roberto Capasso, Niccolò Di Molfetta, Isabella Rizzitello
tutor del progetto Stefano Ricci, Gianni Forte
referente di produzione Chiara Cucca

produzione La Biennale di Venezia, Teatro di Napoli-Teatro Nazionale
in collaborazione con Marche Teatro

 

 

 

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